Túrin piangeva amaramente

E allorché Morwen venne a lui, Túrin le disse: «Non sono più malato, e voglio vedere Urwen; ma perché non devo più parlare di Lalaith?». «Perché Urwen è morta e il riso si è spento in questa casa» rispose la madre. «Tu però vivi, figlio di Morwen; e vive anche l’Avversario che ci ha fatto questo.» Non tentò di confortare Túrin più di quanto facesse con se stessa, poiché il proprio dolore lo affrontava in silenzio e con fermezza di cuore. Túrin però pianse apertamente e diede di piglio all’arpa con l’intento di comporre un canto di cordoglio; ma non gli riuscì e spezzò l’arpa e, uscito di casa, levò la mano verso il Nord gridando: «Guastatore della Terra-di-mezzo, possa io vederti a faccia a faccia, e marchiarti come ha fatto il mio signore Fingolfin!». Ma nottetempo, solo, Túrin piangeva amaramente, sebbene in presenza di Morwen non pronunciasse mai più il nome della sorella. A un unico amico si rivolgeva in quel periodo, a lui parlando del suo dolore e di quanto vuota fosse la casa.
{J.R.R. Tolkien, Racconti Incompiuti, Il racconto dei figli di Húrin, L’infanzia di Túrin, Morwen by EKukanova on DeviantArt}
-Lúthien Tinúviel

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