fischia di nuovo!

«Ci fu una tempesta terribile; i giganti di pietra erano usciti a scagliar rocce, e in cima al passo ci rifugiammo in una grotta, lo Hobbit, io e parecchi altri compagni…».
«Parecchi? Due li chiami parecchi?».
«Be’, no. Difatti ce n’erano più di due».…

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Continua a raccontare, allora!

«Thorin Scudodiquercia, al vostro servizio! Dori al vostro servizio!» dissero i due Nani con un altro inchino.
«Non ho bisogno dei vostri servizi, grazie!» disse Beorn. «Ma ho l’impressione che voi abbiate bisogno dei miei. I Nani non mi piacciono troppo; ma se è vero che sei Thorin, figlio di Thráin, figlio di Thrór, mi pare, e che il tuo compagno è un Nano per bene, e che siete nemici degli Orchi e che non avete l’intenzione di combinare malanni nelle mie terre… anzi, a proposito che avete intenzione di fare?».…

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Avanti, chiama!

«Stavo per passare le montagne con un paio d’amici…» disse lo stregone.
«Un paio? Io riesco a vederne uno solo, e piccolo per giunta» disse Beorn.
«Be’, a dire la verità non volevo disturbarti con molti di noi, finché non avessi saputo se eri occupato.…

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Gandalf cominciò la sua storia

Seguendolo, si trovarono in una grande sala con un camino al centro. Benché fosse estate, c’era un fuoco di legna che ardeva e il fumo saliva verso le travi annerite per poi uscire attraverso un’apertura nel tetto. Oltrepassarono questa sala in penombra, illuminata soltanto dal fuoco e dal buco sopra di esso, e per una porta più piccola arrivarono in una specie di veranda sorretta da pilastri di legno fatti di tronchi singoli.
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Mai sentito nominare

«Chi siete e che cosa volete?» chiese rudemente, stando di fronte a loro e torreggiando alto sopra Gandalf. Per quanto riguarda Bilbo, avrebbe potuto trotterellargli facilmente tra le gambe senza neanche dover abbassare la testa per evitare la frangia della sua tunica marrone.…

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Non hanno un aspetto pericoloso

Presto raggiunsero un cortile, tre lati del quale erano formati dalla casa di legno e dalle sue due lunghe ali. Nel mezzo giaceva un grande tronco di quercia, accanto al quale c’erano molti rami tagliati. Lì vicino, ritto in piedi, c’era un omone dalla fitta barba nera, capelli neri, grosse braccia e gambe nude dai muscoli nodosi.…

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