Bucca della Palude

?, circa 1.920 T.E. – Hobbiville, circa 2.000 T.E.

 

Quando Re Arvedui di Arthedain colò a picco con la propria nave al largo della Baia di Forochel e suo figlio Aranarth rinunciò al titolo regale per diventare il primo Capitano dei Dùnedain, molte cose accaddero nel Nord dell’Eriador, in una terra in cui anche gli ultimi ordinamenti e le ultime istituzioni del Regno cessavano di esistere.…

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Lotho Sackville-Baggins

 

Hobbiville, 2.964 T.E. – Hobbiville, 3.019 T.E.

 

Le storie della Terra di Mezzo abbondando di personaggi che, per accrescere il proprio prestigio, la propria ricchezza o per più generici tornaconto personali, hanno sacrificato il benessere pubblico, il rispetto delle consuetudini e la felicità dei propri simile senza pensare minimamente alle conseguenze dei propri atti e delle proprie decisioni.…

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Khamûl e il Gaffiere, di Denis Gordeev

Hamfast Gamgee

Hamfast Gamgee, il Vecchio Gaffiere

Hobbiville, 2.926 T.E. – Hobbiville, 7 Q.E.

 

Hamfast Gamgee, conosciuto da molti nella Contea come “Il Giardiniere” o il “Gaffiere” – sebbene alcune tradizioni riportino questo soprannome come “Il Veglio” – è stato un Hobbit della Contea vissuto verso la fine della Terza Era e noto ai più per essere stato il padre di Samvise Gamgee, che con Frodo Baggins condusse a Mordor l’Unico Anello per gettarlo nelle voragini del Monte Fato.…

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Bandobras Tuc

Bandobras Tuc, il gigante di Tucboro

Tucboro, 2.704 T.E. – Tucboro 2.806 T.E.

 

Brandobras Tuc è uno degli Hobbit più celebri dell’intera storia della Contea, molto più famoso di Conti e grandi proprietari e secondo solo ai quattro membri della Compagnia dell’Anello.…

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La battaglia di Terreverdi, di Freyr94

La Battaglia di Terreverdi

Nord della Contea, 2.474 T.E. 

 

Questa battaglia non ha nulla ha che vedere con le grandi imprese dei Noldor o degli Edain contro il Nemico, ma viene ricordata come la prima battaglia campale combattuta nei confini della Contea, e l’unica fino alla fine della Terza Era, quando venne combattuta la Battaglia di Lungacque.…

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Frodo e lo Spettro, di John Howe

Spettro del Tumulo

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Tra i personaggi della Terra di Mezzo, gli “spettri” o “fantasmi” hanno un’identità per certi versi unica. Sono infatti la rappresentazione visiva di una delle caratteristiche fondanti del mondo concepito da Tolkien, diviso in due “regimi di esistenza”, quello visibile e quello invisibile, il mondo fisico e il mondo degli spiriti, che solo creature superiori, o l’uso di potentissimi artefatti, possono rendere visibile.…

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Ted Sabbioso

Ted Sabbioso

Hobbiville, c.a. 3000 T.E. – Lontano dalla Contea, ?

 

Ted Sabbioso è un personaggio che, a dispetto del piccolo ruolo che svolge nelle storie della Terra di Mezzo, rappresenta una figura particolarmente interessante. Ci permette infatti di scoprire un lato poco testimoniato del popolo degli Hobbit, gente tipicamente tradizionalista e conformista; quello capace di accettare di buon grado l’arrivo di un’epoca nuova fatta di macchine e industria e capace di abbandonare il mestiere di mugnaio da sempre svolto nella sua famiglia, non senza mostrare una buona dose di cinismo e cupidigia nel rigettare valori e usi della propria società.…

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Il Nazgul nella Contea

Quella strada non era molto frequentata perché non adatta ai carri e poi perché il traffico con Terminalbosco era piuttosto scarso. Procedevano da un’ora o più, quando Sam sostò bruscamente come per ascoltare. Si trovarono nella piana, e la strada, dopo molti meandri, proseguiva diritta attraverso pascoli erbosi, ove si ergevano sparsi alcuni alberi d’alto fusto indici dei vicini boschi.
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prigionieri?

 Poco dopo arrivò volando un’altra aquila.
 «Il Signore delle Aquile ti prega di portare i tuoi prigionieri al Gran Ripiano!» gridò, e ripartì di nuovo. L’altra prese Dori tra gli artigli e volò via con lui, nella notte, lasciando Bilbo tutto solo.
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Non è molto saggio offendere un’aquila

 Il volo finì appena in tempo, per lui, proprio un istante prima che le braccia gli cedessero. Lasciò le gambe di Dori con un rantolo e cadde sulla piattaforma sassosa di un nido d’aquila. Lì giacque senza parlare, e i suoi pensieri erano un misto di sorpresa, per l’essere stato salvato dal fuoco, e di paura, paura di cadere nelle tenebre profonde che circondavano quel posto angusto.
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