bocca fatta per ridere, bere e mangiare

 Per quanto riguarda gli Hobbit della Contea, di cui tratta questo nostro racconto, essi erano, nei tempi di pace e di benessere, un popolo allegro e spensierato; portavano vestiti di colori vivaci, preferendo il giallo ed il verde, ma calzavano raramente scarpe, essendo i loro piedi ricoperti di un pelo riccio e folto, proprio come i loro capelli, che erano solitamente castani, e le piante dure e callose come suole.
Leggi tutta la voce

Non conosce la strada per uscire…

 «Non ha senso tornare indietro a cercarlo là. Non ci ricordiamo tutti i posti dove siamo passati. E non serve a niente. Il Baggins ce l’ha in tasssca; quell’odioso ficcanaso l’ha trovato, lo diciamo noi.
 «Lo sssupponiamo, tesoro, lo sssupponiamo solamente.
Leggi tutta la voce

Sembrava che discutesse con se stesso

 «Il mio regalo! Che sia maledetto! Come abbiamo fatto a perderlo, tesoro mio! Sì, è così. L’ultima volta che siamo passati per di qua, quando abbiamo tirato il collo a quel maialetto che strillava tanto. È così. Maledetto! Ci è scivolato, dopo tutti questi anni e anni!
Leggi tutta la voce

Che cos’ha in tasssca?

 In un attimo Gollum gli fu sopra. Ma prima che Bilbo potesse fare qualcosa, riprendere fiato, tirarsi su, o brandire la spada, Gollum lo sorpassò, senza accorgersi affatto di lui, imprecando e sussurrando mentre correva.
 Che voleva dire tutto ciò? Gollum poteva vederci al buio.
Leggi tutta la voce

Vorrei proprio saperlo anch’io!

 Ma ora la luce negli occhi di Gollum era diventata un fuoco verde che si avvicinava velocemente. Gollum era di nuovo in barca, e stava remando selvaggiamente per tornare sulla riva scura, in preda a una tale collera per la perdita subita e per il sospetto, che nessuna spada lo avrebbe più intimorito.
Leggi tutta la voce

Che cosa hai perso?

 Per quanto ne sapesse Bilbo, non c’era nessun motivo particolare per cui non dovesse dirglielo. La mente di Gollum era arrivata alla conclusione giusta più velocemente della sua; per forza, perché Gollum aveva rimuginato su quella sola cosa per un’eternità, e aveva sempre paura che gliela rubassero.
Leggi tutta la voce

La mia opera è terminata

 «Addio, miei coraggiosi Hobbit. La mia opera è terminata; qui, infine, sulle rive del mare, si scioglie la nostra Compagnia. Non vi dirò “Non piangete”… perché non tutte le lacrime sono un male»
[Il Ritorno del Re]
-Lúthien Tinúviel
Leggi tutta la voce

Mica risposto!

 «Be’ anch’io mi sono perso!» gridò Bilbo. «E voglio ritrovare la strada. Il gioco l’ho vinto io, e tu avevi promesso. Perciò muoviti! Muoviti e portami fuori di qui, e poi continua pure le tue ricerche!». Per quanto Gollum sembrasse così disperato, in cuor suo Bilbo non poteva provare molta pietà, e aveva la sensazione che qualunque cosa fosse quella che Gollum voleva con tanta disperazione, difficilmente poteva essere qualcosa di buono.
Leggi tutta la voce

Non sono affari suoi, no, gollum!

 «Nessun rischio, proprio così» sussurrò tra sé e sé. «Non ci vedrà, non è vero, tesoro mio? No. Non ci vedrà, e la sua odiosa piccola spada sarà inutile, sì, proprio».
 Queste erano le idee che passavano per la sua testolina malvagia, quando improvvisamente scivolò via dal fianco di Bilbo, e risalì sulla barca e se ne andò al buio.
Leggi tutta la voce
Back To Top
Racconti di Tolkien