LINGUE TOLKIENIANE + L'EVOLUZIONE DELLA LEGGENDA - Corpus Medio Quenya: Frammento Atalante (La Strada Perduta)

LINGUE TOLKIENIANE / Stagione 2, Speciale Númenor (parte 1)
Corpus Medio Quenya: Frammento Atalante

(episodio cross-over con:)

L’EVOLUZIONE DELLA LEGGENDA
Un’introduzione a LA STRADA PERDUTA

Cari amici, ben ritrovati alla rubrica sulle Lingue Tolkieniane.

Questo episodio e i successivi saranno un po’ speciali, in quanto vorrei introdurre un argomento molto complesso, che ci porterà inevitabilmente a parlare un po’ più del solito di narrativa e ad approfondire alcuni episodi del Legendarium.

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L'EVOLUZIONE DELLA LEGGENDA - Il Frontespizio del Quenta Silmarillion degli anni ’30 e la tradizione letteraria del “Silmarillion”

Continuando nel nostro excursus della HoME, dopo aver passato in rassegna, seppur in maniera non sistematica e a volte presentando esclusivamente alcuni estratti, vari brani di poesia (le poesie correlate ai Racconti Perduti e i due Lai del Beleriand), saggi (Ambarkanta e Lhammas), racconti vari (il Qenta Noldorinwa, le varie serie di Annali, La Strada Perduta, l’Ainulindalë), vorrei ora soffermarmi su un tipo di testo diverso, che trovo molto interessante per fare un po’ il punto sull’evoluzione della leggenda all’epoca in cui ci troviamo con le ultime opere analizzate (metà anni ’30 circa): il frontespizio che si accompagna al QUENTA SILMARILLION, ovvero l’ultima stesura del “Silmarillion” cui Tolkien mise mano prima di accantonarlo – seppur non del tutto – per diversi anni, per lavorare al Signore degli Anelli.

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Il LAMMASETHEN

Il resoconto più breve di Pengolod: o Lammasethen
Delle lingue elfiche

Le lingue elfiche o Quendiane originarie derivarono da Oromë e quindi dal Valarin. Tuttavia, già nel breve periodo comune a tutte loro, ma in particolare nell’Eldarin, gli Elfi non solo modificarono e ammorbidirono i suoni, soprattutto le consonanti, del Valarin, ma iniziarono rapidamente a inventare nuove parole e forme, sviluppando una lingua propria.

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IL LHAMMAS, la “relazione sulle lingue” [4]

LHAMMAS (continua)

9

Di altre lingue diverse dalle parlate Oromiane, che comunque intrattengono una qualche relazione con esse, si dirà poco in questa sede. L’Orquin, o Orquian, la favella degli Orchi, i soldati e le creature di Morgoth, era anch’essa di parziale origine valinoreana, poiché derivava dal Vala Morgoth.

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IL LHAMMAS, la “relazione sulle lingue” [3]

LHAMMAS (continua)

Delle lingue degli Elfi nella Terra di Mezzo
e dei Noldorin che vi fecero ritorno

6

Altrove si narra che Sindo, fratello di Elwë, sire dei Teleri, s’allontanò dalla sua stirpe e fu incantato nel Beleriand da Melian e non giunse mai a Valinor; in seguito egli fu chiamato Thingol e fu re nel Beleriand dei molti Teleri che non vollero imbarcarsi con Ulmo alla volta di Valinor ma rimasero presso le Falassë, e di altri che non dipartirono perché si attardarono in cerca di Thingol nei boschi.

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IL LHAMMAS, la “relazione sulle lingue” [2]

LHAMMAS (continua)

Delle lingue degli Elfi di Valinor

4

Per nove ere, ovvero novecento anni di Valinor, i Lindar e i Noldor dimorarono a Valinor, prima del suo ottenebramento; e per otto di quelle ere i Teleri abitarono presso di loro, sebbene separati, sulle rive e sui porti della terra degli Dèi, mentre Morgoth era in cattività e vassallaggio.

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IL LHAMMAS, la “relazione sulle lingue” [1]

L’EVOLUZIONE DELLA LEGGENDA: IL LHAMMAS, la “relazione sulle lingue”

Continuiamo il nostro excursus sui testi più significativi nell’evoluzione del Legendarium. La Storia della Terra di Mezzo, come abbiamo detto, non contiene solo opere strettamente narrative, ma un gran numero di contributi saggistici e approfondimenti tematici sui più svariati argomenti.

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L’ AINULINDALË DEGLI ANNI ’30 (2/2)

Così nel mondo vennero gli Ainur, che noi chiamiamo i Valar, o le Potenze, ed essi dimorarono in molti luoghi: nel firmamento, negli abissi del mare, sulla terra, o a Valinor ai confini del mondo. I quattro più grandi erano Melko, Manwë, Ulmo e Aulë.

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La Musica degli Ainur, di Anna Kulisz

L’ AINULINDALË DEGLI ANNI ’30 (1/2)

Cari amici, ben ritrovati alla rubrica sull’Evoluzione della Leggenda. Vorrei presentare oggi l’AINULINDALË (ovvero la “Grande Musica degli Ainur”, il Mito della Creazione del mondo di Arda).

Questo testo, particolarmente caro a tutti i lettori di Tolkien, è forse quello, tra tutti gli episodi che compongono la materia mitica del “Silmarillion”, che ha subìto meno modifiche nella concezione e nella struttura, tanto che già il Racconto Perduto, “La Musica degli Ainur” (scritto da Tolkien negli anni 1918-1920), narrato da Rúmil a Eriol nel giardino di Mar Vanwa Tyaliéva, contiene in nuce quasi tutti gli elementi distintivi della storia, salvo un paio di modifiche nella concezione che non sarebbero arrivate per Tolkien prima degli anni ’60.

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Ambarkanta ~ La Forma del Mondo

Ambarkanta

La Forma del Mondo

Rúmil

Attorno all’intero mondo si ergono gli Ilurambar, o Muri del Mondo. Esse sono come ghiaccio, vetro e acciaio, fredde, trasparenti e tenaci oltre ogni immaginazione dei Figli della Terra. Non possono essere scorte né superate, se non attraverso la Porta della Notte.

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