Gandalf Signore dell’Anello

Dalla lettera 246 di Tolkien

L’anello era suo (di Sauron) e sottoposto alla sua volontà. Anche a distanza egli aveva un effetto su di esso, facendolo operare in modo che tornasse da lui. Alla sua presenza, nessuno se non pochissimi della stessa statura, avrebbe potuto sperare di impedirgli di prenderlo.…

Leggi tutta la voce

La ricetta di queste gallette era uno dei suoi segreti

Questo fu quanto Beorn promise di fare: per il loro viaggio verso la foresta avrebbe dato un pony a ciascuno, e un cavallo a Gandalf, e li avrebbe caricati tutti di cibo sufficiente per molte settimane, se amministrato con cura, e imballato così da poter essere trasportato il più facilmente possibile – noci, farina, vasi di frutta secca, pentole rosse di coccio piene di miele, e gallette che sarebbero durate a lungo, piccole quantità delle quali sarebbero bastate a sostenerli per lunghi tratti di strada.…

Leggi tutta la voce

Era proprio una bella storia, la vostra

«Era proprio una bella storia, la vostra,» disse Beorn «ma mi piace ancora di più adesso che sono sicuro che è vera. Dovete perdonarmi se non ho creduto alla vostra parola. Se viveste vicino al limitare di Bosco Atro, non credereste alla parola di nessuno che non conosceste bene quanto vostro fratello, se non meglio.…

Leggi tutta la voce

La battaglia nella Camera di Mazarbul

Un colpo vibrato contro la porta la fece tremare. Un enorme braccio seguito da una spalla, ricoperto di una scura pelle con squame verdognole, apparve nella fessura che si allargava sempre di più. Un immenso e piatto piede senza dita penetrò di forza strisciando per terra.…

Leggi tutta la voce

qualcosa di più malvagio bolliva in pentola

Vedendo la radura dei lupi tutta bruciata aveva presto appurato che quella parte della loro storia era vera; ma aveva appurato anche qualcosa di più: infatti, aveva catturato un Mannaro e un Orco che girovagavano nei boschi. Da essi aveva avuto notizie: le pattuglie degli Orchi stavano ancora dando la caccia ai Nani, assieme ai Mannari, fieramente irati a causa del naso bruciato del capo dei lupi, e per la morte di molti dei suoi principali servitori dovuta al fuoco dello stregone.…

Leggi tutta la voce

Pipino e il pozzo di Moria

Al pallido raggio del bastone di Gandalf, Frodo intravide scale ed archi, ed altri corridoi e tunnel, che salivano verso l’alto, o piombavano giù ripidi, o si aprivano nel buio e nel vuoto ai due lati del loro sentiero. Confondevano le idee al punto da paralizzare qualsiasi ricordo.…

Leggi tutta la voce

nell’Est non vado mai

«Mithrandir lo chiamavamo, alla maniera elfica», rispose Faramir, «ed egli ne era contento. “Molti sono i nomi che ho nelle diverse terre”, egli soleva dire, “Mithrandir sono per gli Elfi, Tharkûn per i Nani; Olórin ero da giovane nell’ormai obliato Ovest, nel Sud Incánus, nel Nord Gandalf; nell’Est non vado mai”»

 

~J.R.R.…

Leggi tutta la voce

Nelle miniere di Moria

«Sentii che qualcosa di orribile era vicino, sin dal momento in cui i miei piedi toccarono per la prima volta l’acqua», disse Frodo. «Che essere era quello? O erano più di uno?».
«Lo ignoro», rispose Gandalf; «ma le braccia erano tutte guidate da un unico scopo.
Leggi tutta la voce
Back To Top