
dwalin


Appena in tempo!

Non è da te far aspettare gli amici sullo zerbino

Sugli alberi, presto!

E adesso un po’ di musica!
«E adesso un po’ di musica!» disse Thorin. «Tirate fuori gli strumenti!».
Kili e Fili si precipitarono a prendere le borse e riportarono con loro dei piccoli violini; dall’interno dei loro mantelli, Dori, Nori e Ori tirarono fuori dei flauti; Bombur esibì un tamburo che era nell’ingresso; anche Bifur e Bofur uscirono e tornarono con dei clarinetti che avevano lasciato nel portaombrelli.…

l’appetito gli era quasi completamente passato
«Vadano a morire ammazzati* tutti quanti, questi Nani!» disse ad alta voce. «Perché non vengono a darmi una mano?». Detto fatto! Ecco lì Balin e Dwalin sulla porta della cucina, e Fili e Kili dietro di loro, e prima che Bilbo potesse dire ba avevano fatto sparire nel salotto i vassoi e un paio di tavolinetti, e disposto bellamente ogni cosa.…

Mescoliamoci alla folla!
«Stavolta è Gandalf senz’altro» pensò mentre sbuffava nel corridoio. Invece no: erano altri due Nani, entrambi con cappucci blu, cinture d’argento e barba gialla; e ciascuno di essi portava un sacco di attrezzi e una vanga. Saltellarono dentro, appena la porta fu aperta, e Bilbo ne fu assai poco sorpreso.…

Vedo che son già cominciati ad arrivare
«Finalmente siete arrivato!». Questo era quanto avrebbe detto a Gandalf questa volta. Ma non era Gandalf. Al suo posto, sulla soglia, c’era un Nano molto vecchio, con una barba bianca e un cappuccio scarlatto; e anche lui saltellò dentro appena la porta fu aperta, proprio come se fosse stato invitato.…

Dwalin al vostro servizio!
Stava per dire: «Mi dispiace tanto di avervi fatto aspettare!», quando vide che non era affatto Gandalf. Era un Nano con una barba blu infilata in una cintura d’oro, e occhi vivacissimi sotto il cappuccio verde scuro. Appena la porta fu aperta, si infilò dentro, proprio come se fosse stato atteso.…

Thràin divenne insoddisfatto e insofferente
Fu quindi in parte a causa dell’influsso malefico dell’Anello che dopo qualche anno Thràin divenne insoddisfatto e insofferente. Il desiderio di oro ossessionava la sua mente. Finalmente, non potendo più resistere, volse i suoi pensieri verso Erebor, e decise di tornarvi.…