Non è il momento

 Poi vollero sapere tutto sulle avventure che aveva avuto dopo che l’avevano perso, ed egli si sedette e raccontò tutto, tranne il rinvenimento dell’anello («Non è il momento» pensò)*.
 *Nel prologo del Signore degli Anelli («A proposito della Scoperta dell’Anello»), Tolkien riassume brevemente la storia dell’incontro di Bilbo con Gollum e della sua scoperta dell’anello esattamente come viene data nella seconda e nelle successive edizioni dell’Hobbit.
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Ed ecco lo scassinatore!

 «Ed ecco lo scassinatore!» disse Bilbo scivolando giù in mezzo a loro e togliendosi l’anello.
 Accidenti, che salto fecero! Poi gridarono dalla sorpresa e dalla gioia. Gandalf era stupefatto come ciascuno di loro, ma probabilmente più compiaciuto di tutti gli altri.
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eccoci quaggiù senza lo scassinatore

 Gandalf rispose con voce irata: «L’ho portato io, e io non porto cose che non sono utili. O mi aiutate a cercarlo, o me ne vado e vi pianto qui a sbrogliarvela da soli come meglio potete. Se riusciamo a trovarlo, me ne ringrazierete prima che tutto sia finito.
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Mi sento responsabile verso di lui

 «Farò una sorpresa a tutti» pensò, mentre si calava lentamente tra i cespugli sull’orlo del canalone. Gandalf stava litigando coi Nani. Stavano discutendo di tutto quello che era loro successo nei tunnel, e si chiedevano e dibattevano cosa dovessero fare ora.
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tradizioni nella Contea

 In the Red Book it is said that No. 5 was made by Bilbo, and No. 7 by Sam Gamgee. No. 8 is marked SG, and the ascription may be accepted. No. 12 is also marked SG, though at most Sam can only have touched up an older piece of the comic bestiary lore of which Hobbits appear to have been fond.
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vide una testa con un cappuccio rosso: era Balin

 Girovagò ancora fuori dalla piccola valle elevata, l’oltrepassò e scese giù per la china, dall’altra parte; ma per tutto il tempo un pensiero molto sgradevole ingigantiva dentro di lui. Si chiedeva se, ora che aveva l’anello magico, non dovesse tornare indietro in quegli orribili tunnel a cercare i suoi amici.
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Vorrei solo sapere dove sono andati a finire Gandalf e i Nani!

 Bilbo era sfuggito agli Orchi, ma non sapeva dove si trovava. Aveva perso cappuccio, mantello, cibo, pony, bottoni e amici. Continuò a girovagare, finché il sole cominciò a tramontare a ovest – dietro le montagne. Queste proiettavano la loro ombra sul suo cammino, ed egli dapprima si guardò indietro, poi guardò avanti, e poté vedere di fronte a sé solamente giogaie e pendii che degradavano verso bassipiani e pianure intraviste qua e là tra gli alberi.
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Bilbo ce l’aveva fatta

 A Bilbo balzò il cuore in gola. Dette uno strattone terribile: i bottoni schizzarono in tutte le direzioni. Era riuscito a passare. Strappando giacca e panciotto, balzò giù per i gradini come una capra, mentre gli Orchi sconcertati raccoglievano sulla soglia i suoi bei bottoni d’ottone.
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C’è qualcuno fuori!

 Un Orco l’aveva quasi chiusa, ma un po’ di spazio restava ancora. Bilbo si sforzò ma non riuscì a muoverla. Cercò di infilarsi attraverso la fessura. Pigiò, pigiò, e rimase incastrato! Era una cosa tremenda. I bottoni gli si erano impigliati tra lo spigolo e lo stipite della porta.
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