Sono ghiacciato fin nelle ossa

«Sono ghiacciato fin nelle ossa», disse Gimli agitando le braccia e pestando i piedi. Finalmente si era fatto giorno. All’alba i compagni avevano consumato la loro razione di cibo, e ora che la luce aumentava si preparavano a esaminare di nuovo il terreno, in cerca di tracce degli Hobbit. «E non dimenticate il vecchietto!», disse Gimli. «Sarei più contento se trovassi l’impronta di scarponi». «Perché ti farebbe piacere?», domandò Legolas. «Perché un vecchietto i cui piedi lasciano orme potrebbe essere semplicemente quello che sembra», rispose il Nano. «Può darsi», ribatté l’Elfo, «ma degli scarponi potrebbero anche non lasciare impronte qui: l’erba è alta e morbida». «Non è questo che può ingannare un Ramingo», disse Gimli. «Ad Aragorn basta una lama ricurva per trarne le sue deduzioni. Ma non mi aspetto che trovi delle tracce. Quello che abbiamo veduto questa notte era un maligno fantasma di Saruman. Ne sono convinto, anche alla luce del giorno. E forse anche adesso i suoi occhi ci stanno spiando da Fangorn».

 

{J.R.R. Tolkien, Il Signore Degli Anelli, Il Cavaliere Bianco, collage realizzato con immagini da Movie Screencaps}

-Lúthien Tinúviel

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