Spiegò con gran cura che le ricchezze di quel miscredente di Chrysophylax gli appartenevano tutte in qualità di signore di quelle terre. Passò senza dar troppo peso sul suo diritto di venir considerato sovrano delle montagne e campagne (cosa che era discutibile); ma: — Non abbiamo comunque il minimo dubbio, — disse, — che tutti i tesori di questo serpente furono rubati ai nostri antenati. Tuttavia, come tutti sanno, siamo a un tempo giusti e generosi, e il nostro buon feudatario Aegidius verrà opportunamente ricompensato; né alcuno dei nostri sudditi leali di questo luogo andrà privo di qualche segno della nostra stima, dal pievano al pargolo più piccino. Poiché siamo molto soddisfatti di Ham. Almeno qui gente gagliarda e incorrotta serba ancora l’antico coraggio della nostra stirpe — , I cavalieri stavano parlando tra loro della nuova moda dei cappelli. La gente s’inchinò secondo l’usanza degli uomini e delle donne, e lo ringraziò umilmente. Ma in questo momento rimpiangevano di non aver chiuso con l’offerta del drago di dieci sterline ciascuno, e che la faccenda non fosse rimasta tra loro. Sapevano quel tanto che basta, comunque, per essere certi che la valutazione del Re non sarebbe salita a quella cifra. Garm notò che dei cani non se ne parlò nemmeno. Giles l’Agricoltore era l’unico tra loro a essere veramente contento. Si sentì sicuro d’una ricompensa, ed era comunque molto lieto d’essere uscito sano e salvo da una brutta faccenda con la sua fama più alta che mai.
Il Re non se ne andò. Innalzò i suoi padiglioni sul prato di Giles l’Agricoltore, e attese il quattordici di gennaio, cercando di svagarsi per quanto possibile in un misero villaggio lontano dalla capitale. Il seguito reale mangiò quasi tutto il pane, burro, uova, polli, pancetta e montone, e bevve ogni goccia di birra che c’era sul posto, già nei primi tre giorni. Poi presero a lagnarsi per la mancanza di viveri…
Tratto da: Il Cacciatore di Draghi, Giles l’Agricoltore di Ham
Farmer Giles of Ham by Cedarlore Forge
– Thorin