persino le Potenze invidieranno

«Volle dunque che i cuori degli Uomini indagassero oltre il mondo e che in questo essi mai trovassero pace; ma che possedessero la virtù di dare forma alla propria vita, tra le potenze e i casi del mondo, oltre la Musica degli Ainur che è per tutte le altre realtà è come il destino; e per opera loro ogni cosa sarebbe stata, nella forma e nell’atto, completata, e il mondo compiuto sino all’ultimo e al più minuscolo dettaglio.
Ma Ilùvatar sapeva che gli Uomini, essendo stati posti fra i tumulti delle potenze del mondo, avrebbero deviato spesso e che non avrebbero adoperato in armonia i propri doni […].
Uno di questi doni di libertà consiste nel fatto che i figli degli Uomini abitano solo per breve tempo nel mondo vivente e che non sono vincolati a esso, e che lo lasciano presto, per andare dove gli Elfi non sanno.
[…]
La morte è il loro destino, il dono di Ilùvatar, che, con il consumarsi del Tempo, persino le Potenze invidieranno.»

~ J. R. R. Tolkien, Il Silmarillion; Immagine: “Charge of Mormegil” by RobertBugan su DeviantArt
_Elendil

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