Aule Atemporali, Prima del Tempo – ? (Dopo il Tempo?)

 

In origine, Pallando era, come Alatar con cui ha condiviso buona parte della propria Storia sulla Terra di Mezzo, un Maia di Oromë il cacciatore.

Una volta discesi in Arda, come il suo Signore mostrò fin da subito grande interesse per l’esplorazione dei vasti territori disabitati, in particolare dopo che, con la Prima Sconfitta di Morgoth, la simmetria originale del Mondo fu sconvolta a nuovi continenti sorsero dalle acque, mentre altri ne furono distrutti.

 

A quei tempi, quando la Terra di Mezzo fu creata, spesso Oromë si recava a cavalcare all’Est. E Pallando stesso, a quanto si racconta, si dilettava delle stesse attività, almeno fino al risveglio degli Elfi a Cuivinèn.

 

Pallando lo Stregone Blu, autore sconosciuto

Insieme ad Alatar, Pallando fu scelto dai Valar a Concilio come emissario per alleviare le sofferenze dei figli di Ilùvatar che, dopo la Guerra d’Ira, ancora vivevano nella Terra di Mezzo. E come per colui che divenne suo compagno, le tradizioni riguardo alle modalità con cui giunsero all’Est divergono.

 

Secondo le prima tradizione, essi furono i primi a giungere ai Porti Grigi intorno all’anno Mille della Terza Era, insieme – pare – a colui che veniva chiamato Curunìr ma che nei secoli successivi sarà meglio conosciuto come Saruman. E insieme a lui si recarono all’Est, dove già Sauron si era risvegliato alcuni millenni prima e dove i Valar sospettavano che il suo spirito avesse cercato rifugio dopo la perdita dell’Anello. Ma in questa storia, il destino dei due Stregoni Blu è probabilmente negativo. Solo Saruman tornò infatti dall’Est, e si racconta che Pallando, come Alatar, pur tentando di resistere al potere di Sauron, ne fu infine soggiogato e corrotto, tanto da diventare fondatore di culti magici ispirati al Signore Oscure.

 

Di tutt’altra natura è invece la seconda tradizione. A quanto si racconta, infatti, Pallando giunse nella Terra di Mezzo molto prima, intorno al 1600 della Seconda Era e cioè all’inizio della Guerra tra gli Elfi e Sauron, seguente alla forgiatura dell’Unico Anello e al tradimento alla Gwaith-i-Mírdain. Ed egli si dimostrò un fiero oppositore del Nemico, agendo all’Est dove Sauron traeva la forza dei propri numeri.

 

Come gli altri Istari, Pallando aveva l’aspetto di un uomo d’età avanzata ma ancora vigoroso, non sembrando così anziano come appariva invece Gandalf. Si vestì di carne e la palliò con vesti blu, da cui il nome con cui poi rimase famoso nelle cronache, Ithron Luin, “Stregone blu”. La seconda tradizione vede in lui un grande difensore dei popoli liberi dell’Est e un oppositore di Sauron fino alla fine, tanto che si racconta che il suo intervento impedì al Signore Oscuro di raccogliere forze ancora più grandi sia durante la Guerra dell’Ultima Alleanza sia, tremila anni dopo, durante la Guerra dell’Anello.

Questo suo valore nel proteggere le regioni orientali della Terra di Mezzo gli valse un nuovo nome, Romestàmo, “Difensore dell’Est”, a testimonianza del fatto che, a quanto raccontano i saggi, non ha mai deviato dalla sua missione e ha sempre agito per il bene dei Figli di Ilùvatar, come Alatar suo compagno.

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