La ferita di Frodo

Grampasso riapparve.
«Guardate!», esclamò, e si chinò per raccogliere un manto nero per terra, nascosto sino allora dall’oscurità. A dieci pollici dall’orlo vi era uno squarcio. «Questo è il colpo di spada di Frodo», disse. «L’unica lesione subita dal nemico, temo; infatti la spada è intatta, mentre tutte le lame che feriscono il corpo di quell’orrendo re vanno in frantumi.
Leggi tutta la voce

L’incontro con Glorfindel

Un vento freddo soffiava dalle montagne innanzi a loro. Pensavano già a cercare un posto a qualche distanza dalla Via, adatto per l’accampamento, quando udirono un rumore che fece risorgere improvvisamente il panico nei loro cuori: lo scalpitio di zoccoli alle loro spalle.
Leggi tutta la voce

La profezia di Mandos

Scorsero all’improvviso una nera figura starsene alta sopra una roccia precipite sulla spiaggia. V’è chi disse trattarsi di Mandos in persona, araldo, e non dei minori, di Manwë. E udirono una gran voce, solenne e terribile, che comandò loro di fermarsi e aprir bene le orecchie.
Leggi tutta la voce

L’attacco a Colle Vento

«State vicinissimi al fuoco, con il viso rivolto verso l’esterno!», gridò Grampasso. «E prendete in mano i bastoni più lunghi, pronti ad adoperarli!».
Passarono alcuni minuti che parvero un’eternità: seduti silenziosi con la schiena rivolta verso il fuoco, con lo sguardo perso nelle tenebre circostanti, trattenendo il respiro.
Leggi tutta la voce

nelle Terre Selvagge

“Ma i Cavalieri neri vedono?” chiese Merry
I cavalli neri vedono, – rispose Grampasso – ed i Cavalieri possono servirsi degli Uomini o di altri esseri come spie: e ne abbiamo avuto la prova a Brea. Essi non vedono il mondo di luce come noi, ma le nostre forme proiettano ombre nelle loro menti, che soltanto il sole di mezzogiorno può distruggere; e nell’oscurità percepiscono molti segni e molte figure che per noi sono invisibili: è allora che bisogna temerli maggiormente.
Leggi tutta la voce

La congiura svelata

«Ebbene», disse infine Frodo, sollevando il busto e raddrizzando la schiena come se avesse preso una decisione. «Non posso tenere il segreto più a lungo. Ho qualcosa da dire a tutti voi, ma non so proprio da dove incominciare».
«Credo di poterti essere di aiuto», disse Merry dolcemente, «avviando io il discorso».
Leggi tutta la voce

Gli Hobbit incontrano gli Elfi

«Silenzio!», disse Frodo. «Mi sembra di sentire di nuovo rumore di zoccoli».
Si fermarono d’un tratto e rizzarono le orecchie, fermi e silenziosi come ombre d’alberi. Un po’ più indietro sul sentiero risuonò un rumore di zoccoli, chiaro e distinto, trasportato dal vento.
Leggi tutta la voce

La sconfitta di Morgoth

L’intero potere del Trono di Morgoth fu gettato nella mischia, ed esso era divenuto talmente grande da essere incommensurabile, al punto che l’Anfauglith non bastava a contenerlo; e il Nord era tutto un incendio guerresco.
Ma a nulla gli valse. I Balrog furono annientati, salvo quei pochi tra loro che fuggirono e andarono a nascondersi in grotte inaccessibili alle radici della terra; e le brulicanti legioni degli Orchi si consumarono come stoppia in un grande incendio, quando non furono spazzate via come foglie morte da un vento ardente.
Leggi tutta la voce

La Grande Battaglia: la Guerra d’Ira

Si dice che Morgoth non s’aspettasse l’assalto che gli fu sferrato da Ovest; tanto infatti era il suo orgoglio, da indurlo a ritenere che nessuno mai più avrebbe osato muovergli apertamente guerra. Inoltre, pensava di aver per sempre estraniato i Noldor dai Signori dell’Ovest e che, contenti nella loro beata contrada, i Valar più non si sarebbero curati del suo reame nel mondo esterno, e ciò perché, agli occhi di chi ignori la pietà, gli atti pietosi sono sempre insoliti e inaspettati.
Leggi tutta la voce

Eärendil giunge a Valinor

Eärendil salì la verde collina di Tùna e la trovò deserta; entrò per le strade di Tirion, ed erano vuote; e si sentì il cuore pesante, perché temeva che qualche calamità fosse piombata sul Reame Beato. Procedette per le vie inanimate di Tirion, e la polvere sui suoi abiti e i suoi calzari era polvere di diamante, che scintillava e barbagliava mentre si inerpicava per le lunghe, candide scale.
Leggi tutta la voce
Back To Top
Racconti di Tolkien