LINGUE ELFICHE/14 - EXTRA ~ L’ILKORIN

Gli anni ’30 sono anche il periodo in cui Tolkien codifica più sistematicamente l’Ilkorin, la lingua degli Elfi rimasti nelle Grandi Terre, e man mano soppiantata dal Noldorin con il ritorno dei Noldor nel Beleriand.

A questo punto della concezione narrativa/linguistica di Tolkien, entrambe le lingue “principali” (Qenya e Noldorin) sono prerogativa degli Elfi che hanno portato a termine il viaggio per Valinor, rispettivamente della prima (Teleri > Lindar > infine Vanyar nel Silmarillion) e della seconda stirpe (Noldoli [o Gnomi] > Noldor); mentre gli Elfi rimasti nella Terra-di-Mezzo, quasi tutti provenienti dalla stirpe dei Solosimpi (> Teleri), avevano una lingua tutta loro, certamente derivata dallo stesso ceppo originario (il Quendiano), ma staccatasi quasi subito ed evolutasi autonomamente: l’Ilkorin appunto.

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Makar e Measse, di A-denn

Makar

Makar, il Vala dimenticato

Aule Atemporali, Prima del Tempo – Vivente in Valinor (?)

 

Oggi parliamo di un personaggio presente solo nelle più antiche leggende tramandate sul Mondo di Arda, il cui nome, nelle successive stesure del Legendarium, sarà completamente avulso dalle cronache.…

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Lo Hobbit, Capitolo 1 Una Riunione Inattesa, 11

«Finalmente siete arrivato!». Questo era quanto avrebbe detto a Gandalf questa volta. Ma non era Gandalf. Al suo posto, sulla soglia, c’era un Nano molto vecchio, con una barba bianca e un cappuccio scarlatto; e anche lui saltellò dentro appena la porta fu aperta, proprio come se fosse stato invitato.
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LINGUE ELFICHE/13 STORIA ESTERNA - PARTE III ~ I saggi linguistici e le Etymologies

Abbiamo esaminato nel corso degli scorsi appuntamenti il primo periodo della concettualizzazione delle lingue Elfiche da parte di Tolkien, vediamo adesso come la concezione evolve a partire dagli anni ’30, ovvero da quando Tolkien comincia sistematicamente un processo di rielaborazione (narrativa e linguistica a un tempo) del materiale prodotto al tempo dei due lessici e dei Racconti.

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Lo Hobbit, Capitolo 1 Una Riunione Inattesa, 10

Stava per dire: «Mi dispiace tanto di avervi fatto aspettare!», quando vide che non era affatto Gandalf. Era un Nano con una barba blu infilata in una cintura d’oro, e occhi vivacissimi sotto il cappuccio verde scuro. Appena la porta fu aperta, si infilò dentro, proprio come se fosse stato atteso.
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Un troll solitario, di Amani Warrington

Il Troll Solitario

Il Troll Solitario

Terra di Mezzo, Seconda Era (?) – ?

 

Alcuni dei personaggi più misteriosi delle grandi epopea dei tempi antichi ci giungono da raccolte di storie e di canzoni tramandate per mano degli Hobbit. Tra di essi, peculiari sono quelli descritti da Samvise Gamgee nei suoi poemetti che, nel corso delle successive revisioni del Libro Rosso per mano sua e dei suoi discendenti, sono entrati a far parte della grande narrazione Hobbit dei grandi eventi delle Prime Ere di Arda.…

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Lo Hobbit, Capitolo 1 Una Riunione Inattesa, 9

Frattanto Gandalf stava ancora lì fuori della porta, ridendo a lungo, ma silenziosamente. Dopo un po’ si mosse e con la punta del bastone fece uno strano segno sul bel portoncino verde dello Hobbit. Poi si allontanò a grandi passi, più o meno mentre Bilbo stava finendo la sua seconda torta e cominciava a pensare che era stato molto abile nell’evitare avventure.…

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Ulúmuri

Gli Ulúmuri, i corni di Ulmo

?, Arda – Fine del Mondo (?)

 

Quando Tuor rispose al richiamo del proprio cuore, e si liberò dal servaggio degli Orientali che dominavano il Dor-Lómin fuggendo dalla Annon-in-Gelydh, si recò nel Nevrast ove un tempo re Turgon aveva la propria residenza, ispirato dalla voce di una Potenza che qui lo attendeva.…

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Lo Hobbit, Capitolo 1 Una Riunione Inattesa, 8

«Che altro dovrei fare?» disse lo stregone. «Ma sono contento lo stesso di vedere che ricordi qualcosa di me. Sei gentile a ricordare almeno i miei fuochi d’artificio, e questo mi fa sperare bene. Sì, certo! Per amore del tuo vecchio nonno Tuc e per amore della povera Belladonna, ti darò quello che mi hai chiesto!».
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