L'EVOLUZIONE DELLA LEGGENDA - I. Poesia dalla History of Middle Earth [20] Sea Chant of an Elder Day

Canto marino di un giorno antico
[titolo antico inglese: Fyrndaga Sǽléoþ]

[mar. 1915 < dic. 1914 < 1912 ~ Essay Club marzo 1915]

già dal titolo

Le maree

[4 dic. 1914 ~ Sulla costa cornica]
[questa precedente versione conta 10 versi in meno rispetto al Canto marino]
[rispettivamente, seconda e prima versione della poesia I corni di Ylmir]

 

In una landa buia e perigliosa, nelle cui grandi vie impetuose,
in quei giorni antichi, mai avvertii suono di voci umane
seduto ai diruti margini d’un profondo mare echeggiante
la cui ruggente melodia spumosa s’infrangeva in eterna cadenza
sulla terra assediata in perpetuo da ere d’assalti
e lacerata in torri e pinnacoli e scavata in vasti sotterranei;
e le sue volte scosse in boati e le radici di roccia in frantumi
strappati in un’antica guerra di mare da quei dirupi e promontori.…

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L'EVOLUZIONE DELLA LEGGENDA - I. Poesia dalla History of Middle Earth [18] The Song of Eriol

Il canto di Eriol

Eriol compose una canzone nella Stanza del Fuoco dei Racconti, dove narrava di come avesse preso a viaggiare così da trovare alla fine l’Isola Solitaria e la bellissima città di Kortirion.

1

In giorni ignoti i padri dei miei padri
vennero, e di figlio in figlio misero radici
tra i frutteti e i prati accanto al fiume,
e le alte erbe della piana ch’è fragrante;

molte estati videro essi accender fuochi gialli
di giaggioli tra le inchinanti canne
e molti mari di fiori mutarsi in frutti d’oro
nei giardini cinti di mura dell’ampia campagna.…

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L'EVOLUZIONE DELLA LEGGENDA - I. Poesia dalla History of Middle Earth [16] The Wanderer’s Allegiance ~ The Town of Dreams and the City of Present Sorrow

La città dei sogni e la città del dolore dell’oggi

già

La fedeltà del viaggiatore

Preludio
[Foresang]

In giorni ignoti i padri dei miei padri
vennero, e di figlio in figlio misero radici
tra i frutteti e i prati accanto al fiume,
e le alte erbe della piana ch’è fragrante;
molte estati videro essi accender fuochi gialli
di giaggioli tra le inchinanti canne
e molti mari di fiori mutarsi in frutti d’oro
nei giardini cinti di mura dell’ampia campagna.…

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L'EVOLUZIONE DELLA LEGGENDA - I. Poesia dalla History of Middle Earth [15] Tha Eadigan Saelidan: The Happy Mariners

I felici marinai

(1)

Conosco una finestra in una torre a occidente:
s’apre essa su mari celestiali,
e il vento che ha soffiato attorno alle stelle
s’accomoda tra i suoi smossi arazzi.
È una torre bianca edificata sulle Isole del Crepuscolo,
ove la Sera per sempre siede nell’ombra;
balugina come una guglia di solinga perla
che riflette raggi smarriti e luci che fievoli si fanno;
e il mare sciaborda attorno alla scura roccia ove essa s’erge
e navi fatate vi passano innanzi dirette a terre brune
che, accoste l’una all’altra, brillano nel buio
con tesori di scintille d’orientale fuoco
che i tuffatori vinsero nelle acque dell’ignoto Sole –
e, forse, è una vibrante arpa d’argento
o l’eco delle voci di grigi marinai
che galleggia tra le ombre del mondo
in una barca senza remi e con le vele non distese;
ché, spesso, pare là risuonino passi e canti,
o il crepuscolare baluginio di un gong che trema.…

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L'EVOLUZIONE DELLA LEGGENDA - I. Poesia dalla History of Middle Earth [12] Éala Éarendel Engla Beorhtast

Éala Éarendel Engla Beorhtast

già

Il viaggio di Éarendel, la Stella della Sera
[Scipfæreld Earendeles Ǽfensteorran]

Sorse Éarendel dove la tenebra fluisce
Dell’Oceano alla riva silenziosa;
Per la bocca della notte, quasi raggio che lambisce
La costa dov’è pallida e scoscesa
Lanciò la barca come scintilla argento
Dalla sabbia estrema e solitaria;
E alle brezze del giorno che muore in un incendio
Egli salpò dall’Ovestlandia.…

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L'EVOLUZIONE DELLA LEGGENDA - I. Poesia dalla History of Middle Earth [11] The Man in the Moon Came Down Too Soon

Perché l’Uomo della Luna discese troppo presto

Se Móncyning

 

L’Uomo della Luna aveva le scarpe d’argento
e di fili d’argento aveva la barba;
d’oro pallido era la sua cintura e un’aureola
d’oro aveva attorno al capo.
Vestito d’un abito rosa nel suo grande globo bianco,
aprì egli una porta d’avorio
con una chiave di cristallo, e in gran segreto
piano camminò su un pavimento ombroso;

lungo una scala di filigrana, fatta di teli di ragno,
discese con fretta, baluginando,
e, ridendo tutto allegro d’esser libero e felice,
rapido corse giù, verso la terra.…

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