Infine, tutti gli Orchi superstiti si rifugiarono a Moria, e l’esercito dei Nani, inseguendoli, giunse ad Azanulbizar. Era questa una grande valle che giaceva fra i contrafforti delle montagne intorno al lago del Kheledzâram e faceva parte dell’antico reame di Khazad-dûm. Quando i Nani videro il cancello delle loro ancestrali dimore lanciarono un urlo che rimbombò come un tuono nella valle. Ma un grosso esercito nemico era radunato sulle pendici tutt’intorno, e dal cancello si riversò una moltitudine di Orchi che Azog aveva tenuti di riserva.
Sulle prime la fortuna fu contro i Nani, perché era un cupo giorno d’inverno senza sole, e gli Orchi erano temerari, decisi e assai superiori di numero; inoltre disponevano della posizione più favorevole. Iniziò così la Battaglia di Azanulbizar (o Nanduhirion in lingua elfica), al ricordo della quale ancor oggi gli Orchi rabbrividiscono e i Nani piangono.
{J. R. R. Tolkien, Il Signore degli Anelli, Appendici, Il Popolo di Durin, ArtStation – The Battle of Azanulbizar by Turner Mohan}
– Ancalagon