Mentre ch’i’ rovinava in basso loco,
dinanzi agli occhi mi si fu offerto
chi per lungo silenzio parea fioco.
Quando vidi costui nel gran diserto,
«Miserere di me,» gridai a lui,
«qual che tu sii, od ombra od omo certo!»
Rispuosemi: «Non omo, omo già fui,
e li parenti miei furon lombardi,
mantoani per patria ambedui.
Nacqui sub Iulio, ancor che fosse tardi,
e vissi a Roma sotto ’l buono Augusto
al tempo de li dei falsi e bugiardi.
Poeta fui, e cantai di quel giusto
figliuol d’Anchise che venne di Troia
poi che il superbo Ilïón fu combusto.
{Dante Alighieri, Inferno, Canto 1, Giovanni Stradano, 1587}
«Potremmo sapere il tuo nome, e poi udire ciò che hai da dirci?», disse Aragorn. «La mattina avanza, e il nostro compito non può attendere».
«Ciò che avevo da dire l’ho già detto: che cosa potete fare da queste parti, e qual è la vostra storia? Quanto al mio nome…». S’interruppe e rise a lungo sommessamente. Aragorn sentì un brivido nella schiena, uno strano fremito gelido; eppure non si trattava di paura o di terrore: era piuttosto l’improvviso morso di un’aria frizzante, o lo scroscio di fresca pioggia che desta un sognatore inquieto.
«Il mio nome!», ripeté il vecchio. «Non l’avete forse già indovinato? Credo che l’abbiate udito prima d’oggi. Sì, l’avete certo udito. Ora, suvvia, narrate la vostra storia!».
{J. R. R. Tolkien, Il Signore degli Anelli, Il Cavaliere Bianco, White Rider by Peter Xavier Price}
-Ancalagon