Ordunque, le Tre Stirpi degli Eldar erano finalmente raccolte in Valinor, e Melkor giaceva in catene. Fu quello il Meriggio del Reame Beato, il culmine della sua gloria e della sua felicità, lungo nel novero degli anni ma troppo breve al ricordo.
Finwë era Re dei Noldor. I Noldor erano cari ad Aulë, ed egli e i suoi spesso si recavano tra loro. Grande divenne la scienza e l’abilità dei Noldor; ma ancor maggiore era la loro sete di nuove conoscenze, e in molte cose ben presto superarono i loro maestri. Erano di linguaggio mutevole perché avevano una vera passione per le parole, e sempre erano alla ricerca di nomi più adatti alle cose che conoscevano o immaginavano. E accadde che i muratori della casa di Finwë, cavando pietre tra le colline (poiché essi si dilettavano nell’erigere alte torri), scoprissero per primi le gemme della terra e le estraessero in quantità innumerevole; ed elaborarono strumenti per tagliarle e foggiarle, e conferirono loro molte forme. Non le accumulavano, ma le davano liberamente, e con il loro lavoro arricchivano tutta Valinor.
In quell’epoca nacque il primogenito dei figli di Finwë e di essi il più amato. Curufinwë fu il suo nome, ancorché sua madre lo chiamasse Fëanor, Spirito di Fuoco; e come tale è ricordato in tutti i racconti dei Noldor. Supremo quanto ad abilità di lingua e di mano, il più dotto tra i suoi fratelli, lo spirito in lui ardeva come fiamma.
J.R.R.Tolkien, Il Silmarillion
Fëanor by BellaBergolts
-Stella del Vespro