Della natura del Male – della natura degli Orchi [Estratti da Morgoth’s Ring (2/2)]
Terzo estratto:
I miti trasformati (dal capitolo VIII, Orchi)
Intro by Christopher Tolkien:
[…] In the final form in AAm ‘this is held true by the wise of Eressea’:
all those of the Quendi that came into the hands of Melkor, ere Utumno was broken, were put there in prison, and by slow arts of cruelty and wickedness were corrupted and enslaved. Thus did Melkor breed the hideous race of the Orkor in envy and mockery of the Eldar, of whom they were afterwards the bitterest foes. For the Orkor had life and multiplied after the manner of the Children of Ilúvatar; and naught that had life of its own, nor the semblance thereof, could ever Melkor make since his rebellion in the Ainulindalë before the Beginning: so say the wise.
On the typescript of AAm my father noted against the account of the origin of the Orcs: ‘Alter this. Orcs are not Elvish’.
[…]
Orcs.
Their nature and origin require more thought. They are not easy to work into the theory and system.
As the case of Aulë and the Dwarves shows, only Eru could make creatures with independent wills, and with reasoning powers. But Orcs seem to have both: they can try to cheat Morgoth / Sauron, rebel against him, or criticize him. Therefore they must be corruptions of something pre-existing.
But Men had not yet appeared, when the Orcs already existed. Aulë constructed the Dwarves out of his memory of the Music; but Eru would not sanction the work of Melkor so as to allow the independence of the Orcs. (Not unless Orcs were ultimately remediable, or could be amended and ‘saved’?) It also seems clear (see ‘Finrod and Andreth’) that though Melkor could utterly corrupt and ruin individuals, it is not possible to contemplate his absolute perversion of a whole people, or group of peoples, and his making that state heritable. [Added later: This latter must (if a fact) be an act of Eru.]
In that case Elves, as a source, are very unlikely. And are Orcs ‘immortal’, in the Elvish sense? Or trolls? It seems clearly implied in The Lord of the Rings that trolls existed in their own right, but were ‘tinkered’ with by Melkor. What of talking beasts and birds with reasoning and speech? […] They are certainly ‘exceptions’ and not much used, but sufficiently to show they are a recognized feature of the world. All other creatures accept them as natural if not common. But true ‘rational’ creatures, ‘speaking peoples’, are all of human / ‘humanoid’ form. Only the Valar and Maiar are intelligences that can assume forms of Arda at will. […] is it likely or possible that even the least of the Maiar would become Orcs? Yes: both outside Arda and in it, before the fall of Utumno. Melkor had corrupted many spirits – some great, as Sauron, or less so, as Balrogs. The least could have been primitive (and much more powerful and perilous) Orcs; but by practising when embodied procreation they would (cf. Melian) [become] more and more earthbound, unable to return to spirit-state (even demon-form), until released by death (killing), and they would dwindle in force. […] As for Elves being ‘immortal’: they in fact only had enormously long lives, and were themselves physically ‘wearing out’, and suffering a slow progressive weakening of their bodies.
In summary: I think it must be assumed that ‘talking’ is not necessarily the sign of the possession of a ‘rational soul’ or fëa. The Orcs were beasts of humanized shape (to mock Men and Elves) deliberately perverted / converted into a more close resemblance to Men. Their ‘talking’ was really reeling off ‘records’ set in them by Melkor. Even their rebellious critical words – he knew about them. Melkor taught them speech and as they bred they inherited this; and they had just as much independence as have, say, dogs or horses of their human masters. This talking was largely echoic (cf. parrots). In The Lord of the Rings Sauron is said to have devised a language for them. […] But Finrod probably went too far in his assertion that Melkor could not wholly corrupt any work of Eru, or that Eru would (necessarily) interfere to abrogate the corruption, or to end the being of His own creatures because they had been corrupted and fallen into evil. It remains therefore terribly possible there was an Elvish strain in the Orcs. These may then even have been mated with beasts (sterile!) – and later Men. Their life-span would be diminished. And dying they would go to Mandos and be held in prison till the End.
TRADUZIONE:
Intro di Christopher Tolkien:
[…] Nella forma finale degli Annali di Aman “ciò era ritenuto vero dai saggi di Eressëa”:
tutti coloro dei Quendi che caddero nelle mani di Melkor, prima che Utumno fosse distrutta, vi furono imprigionati e, per mezzo di lente arti crudeli, corrotti e resi schiavi; e così Melkor originò l’orrenda razza degli Orchi, a invidia e scherno degli Elfi, dei quali in seguito furono i più accaniti avversari. Gli Orchi infatti vivevano e si moltiplicavano a mo’ dei Figli di Ilúvatar; mentre nulla che avesse vita di per sé, o anche solo sembianza di vita, potè mai produrre Melkor a causa della sua ribellione nello Ainulindalë prima dell’inizio: così affermano i sapienti.
Sul dattiloscritto degli Annali di Aman, in corrispondenza del racconto sull’origine degli Orchi mio padre annotò: “Cambiare questo. Gli Orchi non sono Elfici.”
[…]
Orchi.
La loro natura e origine richiede una riflessione aggiuntiva. Non sono semplici da includere in una teoria sistematica. Come mostra il caso di Aulë e dei Nani, solo Eru poteva originare creature con volontà indipendenti e facoltà razionali. Ma gli Orchi sembrano avere entrambe: possono tentare di ingannare Morgoth / Sauron, ribellarsi contro di loro, o criticarli. Perciò devono essere corruzioni di qualcosa di pre-esistente. Ma gli Uomini non erano ancora comparsi quando gli Orchi già esistevano. Aulë costituì i Nani sulla base del suo ricordo della Musica; ma Eru non avrebbe sottoposto a sanzione il lavoro di Melkor in modo da garantire l’indipendenza degli Orchi. (A meno che gli Orchi non fossero in fin dei conti redimibili, o potessero essere emendati e “salvati”?) Sembra anche chiaro (vedi Finrod e Andreth) che, nonostante Melkor fosse in grado di corrompere e condurre alla rovina gli individui, non è possibile immaginare il suo pervertimento totale di un intero popolo, o di un gruppo ampio di persone, e che questa sua azione fosse resa ereditabile. [aggiunto in seguito: quest’ultima cosa (se fosse un dato di fatto) deve necessariamente essere un atto di Eru.]
In quel caso gli Elfi, come “sorgente”, sono molto improbabili. E gli Orchi sono “immortali”, in senso Elfico? Oppure i troll? Nel Signore degli Anelli sembra implicato chiaramente che i troll esistessero già nel loro proprio diritto, ma che Melkor vi avesse “armeggiato”. E che dire delle bestie parlanti e degli uccelli con capacità razionali e di linguaggio? […] Si tratta certamente di “eccezioni”, utilizzate non in maniera estesa, ma sufficientemente da mostrare che si tratta di una caratteristica riconosciuta del mondo. Tutte le altre creature le accettano come naturali, se non comuni. Ma le creature veramente “razionali”, le “genti parlanti”, sono tutte di forma umana / umanoide. Solo i Valar e i Maiar sono esseri intelligenti capaci di assumere a piacimento forme viventi di Arda. […] è probabile o possibile che perfino i Maiar di grado infimo possano diventare Orchi? Sì: sia fuori da Arda che all’interno di essa, prima della caduta di Utumno. Melkor aveva corrotto molti spiriti – alcuni grandi, come Sauron, altri meno, come i Balrog. Questi ultimi avrebbero potuto essere dei primitivi (e molto più potenti e pericolosi) Orchi; ma attraverso l’esercizio della procreazione, una volta incarnati, essi sarebbero (si confronti Melian) [diventati] sempre più legati alla terra, incapaci di tornare allo stadio spirituale (o perfino alla forma demonica), fino a quando fossero stati liberati dalla morte (con l’uccisione), e si fossero ri-dispersi nella forza. […] Per quanto riguarda l’essere “immortali” degli Elfi: essi avevano soltanto, di fatto, vite estremamente lunghe, ed erano soggetti a “consumarsi” fisicamente, e a patire un lento progressivo indebolimento dei loro corpi.
In sintesi: ritengo si debba assumere che la “parola” non sia necessariamente il segnale di possesso di un’anima razionale o fëa. Gli Orchi erano bestie dalla forma umanizzata (a imitazione di Uomini ed Elfi), deliberatamente pervertite / convertite in una più stretta rassomiglianza con gli Uomini. Il loro “parlare” era in effetti il mero snocciolare “manfrine” poste in loro da Melkor. Perfino le loro parole critiche di ribellione – egli ne era a conoscienza. Melkor gli aveva insegnato il linguaggio, e accoppiandosi essi lo ereditavano; e avevano lo stesso livello di indipendenza che hanno, mettiamo, cani o cavalli nei confronti dei loro padroni umani. Questo linguaggio era ampiamente ecoico (come per i pappagalli). Nel Signore degli Anelli viene detto che Sauron ha concepito per loro una lingua. […] Ma Finrod probabilmente si spinse troppo in là nell’affermare che Melkor non sarebbe stato in grado di corrompere alcuna opera di Eru, o che Eru avrebbe (necessariamente) interferito per abrogare tale corruzione, o mettere fine all’esistenza delle Sue proprie creature in quanto corrotte e precipitate nel male. Resta pertanto orribilmente possibile che vi sia stato un ceppo Elfico negli Orchi. Questi potrebbero allora perfino essere stati incrociati con bestie (sterili!) – e in seguito con Uomini. Il loro arco vitale sarebbe diminuito. E morendo essi sarebbero andati a Mandos e tenuti in prigione sino alla Fine.
Testi tratti da Morgoth’s Ring (1993), 10° volume della History of Middle-earth.
Traduzione mia.
-Rúmil
