“Quale destino?”, disse Aragorn. “Sino a quando io dimorerò qui ella godrà della gioventù degli Eldar”, rispose Elrond, “ma quando partirò ella mi accompagnerà, se tale sarà la sua scelta”. “Comprendo”, disse Aragorn, “che ho posato gli occhi sopra un tesoro non meno prezioso del tesoro di Thingol, che Beren un tempo desiderava. Questo è il mio fato”. Ma improvvisamente la capacità di preveggenza della sua gente si destò in lui, ed egli disse: “Messere Elrond, si avvicina ormai la fine della tua vita nella Terra di Mezzo, e ai tuoi figli toccherà scegliere fra lasciare te o lasciare questi luoghi”. “E’ vero”, disse Elrond. “L’ora si avvicina, benché debbano ancora trascorrere molti anni degli Uomini. Ma non vi sarà scelta per Arwen, la mia adorata, a meno che tu, Aragorn, figlio di Arathorn, ti metta fra noi e costringa uno dei due, te o me, a un’amara separazione oltre la fine del mondo. Tu non puoi sapere ancora che cosa sia meglio desiderare, per me”. Sospirò, e dopo qualche minuto, guardando gravemente il giovane, gli disse: “Gli anni porteranno ciò che vorranno portare. Non riparleremo più di ciò prima che ne siano trascorsi molti altri. I giorni si rabbuiano, e il male incombe”.
Allora Aragorn si congedò affettuosamente da Elrond.
{J.R.R. Tolkien, Il Signore degli Anelli, Appendici, Qui segue una parte della storia di Aragorn e Arwen, photo by MovieScreencaps}
-Lúthien Tinúviel