Frodo si risveglia a Gran Burrone

«Dove mi trovo, e che ore sono?», disse ad alta voce rivolgendosi al soffitto.
«Nella Casa di Elrond, e sono le dieci del mattino», disse una voce. «Anzi per esser precisi, del mattino del 24 ottobre».
«Gandalf!», gridò Frodo sedendosi nel letto. Su una sedia accanto alla finestra aperta sedeva il vecchio stregone.
«Sì», disse, «sono qui. E sei fortunato se anche tu sei qui, dopo tutte le assurde cose che hai fatto da quando sei partito da casa».
«Dov’è Sam?», chiese infine Frodo. «E gli altri stanno tutti bene?».
«Sì, sono tutti sani e salvi», rispose Gandalf
«Che cosa accadde al Guado?», chiese Frodo. «Tutto sembrava così vago ed indistinto; anche adesso, d’altronde».
«Naturale, incominciavi a svanire anche tu», rispose Gandalf. «La ferita stava per sopraffarti. Bastavano poche ore, e non avremmo potuto far più niente per te. Ma sei tenace, mio caro Hobbit! E l’hai dimostrato sul Tumulo. Eri proprio sul filo del rasoio; forse il momento più pericoloso di tutto il viaggio. Se soltanto fossi riuscito a resistere a Colle Vento!».
«Vedo che sai molte cose», disse Frodo. «Agli altri non ho detto niente del Tumulo. Sulle prime era troppo orribile, e poi abbiamo avuto altro a cui pensare: tu come fai a saperlo?».
«Hai parlato a lungo nel sonno, Frodo», disse dolcemente Gandalf, «e non mi è stato difficile leggere nella tua mente e nella tua memoria. Non ti preoccupare! Poco fa ti ho detto che hai commesso molte cose assurde; ma non è vero. Non è cosa da poco esser giunti sin qui, attraverso tante insidie, avendo ancora in tasca l’Anello».
Gandalf avvicinò la sedia al capezzale, e osservò Frodo da vicino. Il suo viso aveva ripreso colore, e gli occhi erano limpidi e del tutto svegli e coscienti; stava sorridendo, e pareva perfettamente ristabilito. Ma gli occhi dello stregone vedevano un leggero cambiamento, come fosse una lieve trasparenza in lui e soprattutto nella sua mano sinistra posata sul copriletto.
«Era da aspettarsi», disse Gandalf parlando a se stesso. «Non è nemmeno a metà strada; e come sarà alla fine neanche Elrond può prevederlo. Non penso però che diventerà malvagio; forse sarà soltanto come un bicchiere empito di una limpida luce, visibile agli occhi meritevoli»
J.R.R. Tolkien, Il signore degli anelli
-Stella del Vespro
art by Donato Giancola

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