Da allora, più la guerra non cessò tra Sauron e gli Elfi; ed Eregion ne fu devastata, e Celebrimbor rimase ucciso e le porte di Moria vennero serrate. In quel torno di tempo, da Elrond Mezzelfo fu fondata la roccaforte e rifugio di Imladris, che gli Uomini chiamavano Rivendell; ed essa durò a lungo. Sauron però mise le mani su tutti gli altri Anelli di Potere, distribuendoli agli altri popoli della Terra-di-mezzo, così sperando di ridurre sotto la propria signoria tutti coloro che desideravano poteri segreti trascendenti le caratteristiche della loro razza. Sette Anelli diede ai Nani; nove invece agli Uomini, i quali, in questa come in altre faccende, si mostrarono i più pronti alla sua volontà. E tutti gli anelli su cui aveva potestà, Sauron li pervertì, tanto più facilmente poiché aveva avuto parte nella loro fabbricazione ed essi erano maledetti, sì da tradire, alla fine, chiunque ne usasse. I Nani invero si rivelarono tenaci e difficili da domare; mal sopportavano il dominio di altri, e i pensieri dei loro cuori sono difficili da sondare, né possono essere stravolti in ombre. Si servivano degli Anelli soltanto per ottenere ricchezze; ma l’ira e un’irrefrenabile brama d’oro s’accesero nei loro cuori, donde derivò male bastante da andare a profitto di Sauron. Si dice che il fondamento di ciascuno dei Sette Tesori dei Re dei Nani di ere passate fosse un Anello d’oro; ma già molto tempo fa, tutti quei peculii sono stati saccheggiati, i Draghi li hanno divorati e, dei Sette Anelli, alcuni sono stati consumati dal fuoco, altri recuperati da Sauron.
{J. R. R. Tolkien, Il Silmarillion, GLI ANELLI DI POTERE E LA TERZA ETÀ in cui questi racconti giungono alla loro conclusione, https://www.youtube.com/watch?v=l3pdzO0cbF0}
-Ancalagon