i Valar non hanno visto con i loro occhi le Ultime Età né la fine del Mondo

Salve a tutti sono un nuovo editor a vostra disposizione.
Il fascino dell’Oscurità, il cui destino è ottenebrato.
Ma, mentre Ulmo parlava e gli Ainur pur sempre contemplavano quella visione, ecco che essa venne sottratta e celata al loro sguardo; e parve loro di scorgere, in quello stesso momento, alcunché di nuovo, Oscurità, che non avevano conosciuto se non col pensiero; ma si erano innamorati della bellezza della visione, ed erano tutti assorbiti dal dispiegarsi del Mondo che veniva in essere, e le loro menti ne erano colmate; poiché la vicenda era incompiuta e i cerchi del tempo non ancora conchiusi quando la visione venne sospesa.…

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Ma non sapevano chi fosse

Il mattino, cessata la tempesta, Tuor si imbattè in un Elfo presso le mura di Vinyamar; era costui Voronwë, figlio di Aranwë di Gondolin, che aveva fatto vela a bordo dell’ultima nave inviata da Turgon in Occidente. E quando quella nave, finalmente tornata dal profondo oceano, era naufragata nella grande tempesta in vista delle coste della Terra-di-mezzo, lui, unico di tutti i marinai, Ulmo aveva salvato scagliandolo a terra nei pressi di Vinyamar; e, saputo dell’ordine impartito a Tuor dal Signore delle Acque, Voronwë si riempì di meraviglia, né si rifiutò di guidarlo alla porta nascosta di Gondolin.…

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La musica degli Ainur prende forma

Ilùvatar si levò in splendore e se ne andò dalle belle regioni che aveva creato per gli Ainur; e gli Ainur lo seguirono.
Ma giunti che furono nel Vuoto, così Ilùvatar parlò: «Guardate la vostra Musica!». Ed egli mostrò loro una visione, conferendo agli Ainur vista là dove prima era solo udito; ed essi scorsero un nuovo Mondo reso visibile al loro cospetto, e il Mondo era sferico in mezzo al Vuoto, e in esso sospeso, ma non ne era parte.
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Il primo incontro di Beren e Lùthien

Si narra, nel Lai di Leithian, che Beren entrò in Doriath incespicando, reso grigio e curvo come da molti anni di dolore, tali e tanti erano stati i tormenti della via.
Ma, aggirandosi d’estate tra i boschi di Neldoreth, si imbattè in Lùthien, figlia di Thingol e Melian, ed era di sera, nel momento in cui la luna saliva in cielo, e Lùthien danzava sull’erba sempre verde nelle radure lungo le rive dell’Esgalduin.
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in his heart he longed for Fire

At plenilune in his argent moon
in his heart he longed for Fire:
Not the limpid lights of wan selenites;
for red was his desire,
For crimson and rose and ember-glows,
for flame with burning tongue,
For the scarlet skies in a swift sunrise
when a stormy day is young.…

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Melkor, vanità e brama di potere

E tu, Melkor, t’avvederai che nessun tema può essere eseguito, che non abbia la sua più remota fonte in me, e che nessuno può alterare la musica a mio dispetto. Poiché colui che vi si provi non farà che comprovare di essere mio strumento nell’immaginare cose più meravigliose di quante egli abbia potuto immaginare».[…]
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