Frodo e l'Anello, di Gabriele dell'Otto

Brani dalle Lettere - Il fallimento di Frodo

Se rilegge tutti i passaggi che riguardano Frodo e l’Anello, credo si convincerà che non solo era del tutto impossibile per lui rinunciare all’Anello, come azione e come decisione, specialmente nel suo momento di massimo potere, ma soprattutto che questo fallimento era presagito da tempo.

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Beren e Lúthien, di Gold-seven

Brani dalle Lettere - Beren e Lúthien

 

La principale fra le storie del Silmarillion, e anche una delle più sviluppate, è la storia di Beren e della fanciulla elfica Lúthien.

Qui incontriamo, fra le altre cose, il primo esempio del tema (che diventerà fondamentale con gli Hobbit) che le grandi linee della storia del mondo, le “ruote del mondo”, sono spesso girate non dai Signori o dai governanti, e nemmeno dagli dei, ma da quelli che sono apparentemente sconosciuti e deboli, e questo a causa della vita segreta nella Creazione, e della parte inconoscibile a ogni saggezza tranne Una, che consiste nell’intrusione dei Figli di Dio nel Dramma.

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La Compagnia, di Snow Lucas

Brani dalle Lettere - Il Signore degli Anelli

 

[Il Signore degli Anelli] è stato scritto per divertire, nel senso più alto, per essere leggibile. Nell’opera non c’è alcuna allegoria morale, politica o dell’attualità.

È una fiaba ma scritta per gli adulti, seguendo la convinzione che ho espresso nel lungo saggio “Sulle Fiabe”, che siano essi il pubblico più adatto.

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Frodo I, di Aiden Fisher

Brani dalle Lettere - L’Anello

 

Tolkien scrive una lettera a suo figlio Christopher, discutendo di come la stampa britannica stava raccontando l’andamento della Seconda Guerra Mondiale e rammaricandosi del fatto che la propaganda dei quotidiani britannici era ormai troppo simile a quella dei tedeschi contro cui combattevano gli Alleati.…

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Lo Hobbit, Capitolo 1 Una Riunione Inattesa, 34

Il fiume ribollì in densi vapori e una fitta nebbia investì Dale, e nella nebbia il drago calò su di loro e distrusse quasi tutti i guerrieri – la solita storia disgraziata, fin troppo comune a quei giorni. Poi tornò indietro e si infilò dentro la Porta Principale e mise a soqquadro tutte le sale, i condotti, i tunnel, i corridoi, le cantine, le abitazioni e i passaggi.
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Lo Hobbit, Capitolo 1 Una Riunione Inattesa, 32

«Senza dubbio fu questo che attirò il drago. Sai che i draghi rubano agli Uomini, agli Elfi e ai Nani oro e gioielli, dovunque possano trovarli; e fanno la guardia al loro bottino finché vivono (il che in pratica vuol dire per sempre, a meno che non vengano uccisi) e non si godono uno spillo di quello che hanno rubato.
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Lo Hobbit, Capitolo 1 Una Riunione Inattesa, 31

«Benissimo, allora!» disse Thorin. «Molto tempo fa, al tempo di mio nonno Thror, la nostra famiglia fu cacciata dal lontano Nord e ritornò con tutti i suoi beni e i suoi attrezzi a questa Montagna indicata sulla mappa. Era stata scoperta dal mio lontano antenato Thrain il Vecchio*, ma fu solo a quel tempo che i miei parenti vi scavarono sotto delle miniere e dei tunnel, e vi costruirono sale più larghe e officine più grandi; inoltre trovarono, credo, un bel po’ d’oro e anche un’infinità di pietre preziose.…

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La Stella dell’Alta Speranza

Ora accadde che, quando per la prima volta Vingilot fu inviata a solcare i mari del cielo, si levò inaspettatamente, scintillante e lucente; e da lungi la scorsero le genti della Terra di mezzo che la interpretarono come un segno, sicché la chiamarono Gil-Estel, Stella dell’Alta Speranza.
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