avendolo egli scelto quale strumento dei propri disegni

Si è già narrato come Huor, fratello di Hùrin, fosse rimasto ucciso alla Battaglia delle Innumerevoli Lacrime; e l’inverno di quello stesso anno Rìan sua moglie partorì un figlio nelle selve del Mithrim, cui diede nome Tuor; lo prese con sé Annael degli Elfi Grigi che ancora vivevano tra quelle alture. Ora, quando Tuor fu in età di sedici anni, gli Elfi decisero di lasciare le caverne di Androth dove dimoravano per dirigersi segretamente verso i Porti di Sirion, nel remoto sud; ma vennero assaliti da Orchi e Orientali prima che avessero coperto molta strada, e Tuor, fatto prigioniero, fu preso come schiavo da Lorgan, capo degli Orientali dello Hithlum. Per tre anni subì il servaggio, ma al loro spirare fuggì; e, tornato alle caverne di Androth, vi dimorò solo, apportando tali danni agli Orientali che Lorgan pose una taglia sulla sua testa. Tuor viveva così in solitudine, quale un fuorilegge, da quattro anni, allorché Ulmo gli mise in cuore il proposito di dipartirsi dalla terra dei suoi padri, avendolo egli scelto quale strumento dei propri disegni; e Tuor, lasciate una volta ancora le caverne di Androth, procedette verso ovest attraverso il Dor-lómin, fino a trovare Annon-in-Gelydh, la Porta dei Noldor che la gente di Turgon aveva costruito quando, molti anni prima, dimorava nel Nevrast. Da essa, una buia galleria conduceva sotto monti, sbucando in Cirith Ninniach, il Crepaccio dell’Arcobaleno, per il quale acque turbolenti si precipitavano verso il mare occidentale. Fu così che la fuga di Tuor dallo Hithlum non venne notata né da Uomo né da Orco, e Morgoth non ne ebbe sentore.

{J.R.R. Tolkien, Il Silmarillion, Capitolo XXIII Tour e la Caduta di Gondolin, Ulmo appears before Tuor by Leone-art on DeviantArt}
-Lúthien Tinúviel

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