Stella del Vespro

La Sorte sta per compiersi

Ben poco potevano antivedere coloro che osarono imboccare una via così buia. Ma tutto fu fatto in grandissima fretta, Fëanor continuando a spronarli, nella tema che i loro cuori avessero a raffreddarsi e le sue parole perdere peso e altri consigli prevalessero; e, per fieri che fossero i suoi detti, non dimenticava certo la potenza dei Valar.…

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I Noldor decidono di seguire Fëanor

Pertanto, Fingolfin e Turgon parlarono contro Fëanor, e pronunciarono dure parole, sicché una volta ancora l’ira corse quasi sul filo delle spade. Ma Finarfin pronunciò parole pacate, com’era sua consuetudine, cercando di placare i Noldor, persuadendoli a sostare e riflettere prima che si commettessero atti irreparabili; e Orodreth, unico tra i suoi figli, parlò allo stesso modo.
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La Stella dell’Alta Speranza

Ora accadde che, quando per la prima volta Vingilot fu inviata a solcare i mari del cielo, si levò inaspettatamente, scintillante e lucente; e da lungi la scorsero le genti della Terra di mezzo che la interpretarono come un segno, sicché la chiamarono Gil-Estel, Stella dell’Alta Speranza.
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Frodo, Gollum e Sam: Eroi e Pietà

Estratto dalla lettera 246 di Tolkien,  “la realtà in trasparenza, lettere 1914-1973”
Sam è pensato per essere amabile e buffo. Alcuni lettori lo trovano irritante, si infuriano perfino. Posso capirlo: tutti gli Hobbit, di tanto in tanto, mi fanno lo stesso effetto, anche se continuo ad essere molto affezionato a loro.
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Il povero signor Cactaceo

«Dunque, dov’ero arrivato?», disse l’oste, interrompendosi e facendo schioccare le dita. «Ah sì! Il vecchio Gandalf. Tre mesi fa entra nella mia camera senza nemmeno bussare. Omorzo, dice, io parto domattina. Mi puoi fare un grande favore? Di’ soltanto che cosa, e sarà fatto, rispondo io.
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Frodo incontra Grampasso

D’un tratto Frodo notò un individuo dall’aria strana, segnato dalle intemperie, che sedeva in ombra vicino al muro ascoltando attentamente la loro conversazione. Aveva un grosso boccale di metallo davanti a sé e fumava una pipa dal lungo cannello intagliato stranamente.
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Non possiamo più uscire, arrivano

Vicino al coperchio frantumato di uno dei forzieri giacevano i resti di un libro.
Gandalf lo sollevò con cura; tuttavia i fogli crepitarono sbriciolandosi quando lo posò sulla lastra. Rimase a lungo a studiarci sopra, senza dir nulla. Frodo e Gimli in piedi al suo fianco videro, mentre egli voltava cautamente le pagine, che erano scritte da molte calligrafie diverse, in rune sia di Moria che della Valle, e talvolta in caratteri elfici.
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Le Porte di Durin, Signore di Moria

«Ci sarebbe una via da poter tentare», disse Gandalf. «Sin da principio, quando incominciai a riflettere su questo viaggio, pensai che avremmo dovuto tentarla. Ma non è una via piacevole, e non ne ho mai fatto cenno alla Compagnia. Aragorn vi si opponeva, almeno fin quando non avessimo fatto un tentativo di attraversare le montagne».
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Elrond apprende la scelta di Arwen

«Quando Elrond apprese la scelta della figlia rimase silenzioso, benché il suo cuore soffrisse e trovasse il dolore a lungo temuto assai difficile a sopportare.
Ma quando Aragorn tornò a Gran Burrone egli lo chiamò a sé e gli disse:
«“Figlio mio, verranno degli anni durante i quali ogni speranza svanirà, e ciò che seguirà non mi è chiaro.
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Racconti di Tolkien