Shelob, di Loic Canavaggia

Brani dalle Lettere - Shelob

 

Shelob è una traduzione dell’elfico Ungol ed è presentata come discendente dei ragni giganti delle vali di Nandugorthin che appaiono nelle leggende della Prima Era, specialmente nella principale di esse, il Racconto di Beren e Lúthien.

A questa si fa continuamente riferimento, dato che come fa rilevare Sam questa storia è in un certo senso una continuazione di quella.

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Ungoliant

(?), Prima del Tempo – Morenorë (?), dopo la Seconda Era

 

Le origini di Ungoliant si perdono nell’Oscurità prima del Tempo, e neanche i Valar, a quanto riportano i saggi, sanno quale sia la sua vera natura. Spirito primordiale nelle cronache umane si racconta che emerse dall’Oscurità di Arda, ma alcuni sostengono possa essersi calata nel mondo dal Vuoto Atemporale immediatamente dopo la creazione.…

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Cuor nero!

Ora Morgoth s’avvicinava alle rovine di Angband, là dove un tempo aveva sede la sua grande roccaforte occidentale; e Ungoliant ne intuì la speranza, seppe che avrebbe tentato di sfuggirle, e lo fermò, chiedendogli di mantenere la promessa fattale. «Cuor nero!…

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il desiderato che arriva al di là di ogni speranza!

[…] scorsero Tol Eressea, ma non vi si soffermarono e alla fine gettarono l’ancora nella Baia di Eldamar, e i Teleri, vedendo quella nave che veniva dall’Oriente, restarono sbalorditi: da lungi scorsero la luce del Silmaril, che era fortissima. Poi Eärendil, primo degli Uomini viventi, sbarcò sulle spiagge immortali; […] Allora Eärendil disse a Elwing: «Aspettami qui.…

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