È un momento solenne

« Gandalf, nani e signor Baggins! Ci siamo riuniti nella casa del nostro amico e compagno cospiratore, questo eccellentissimo e audacissimo hobbit – voglia il cielo che i peli dei suoi piedi non cadano mai! lode grandissima al suo vino e alla sua birra!……

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entrarono alcune pecore bianche

Poi si udì un béee-béee-béee, ed entrarono alcune pecore bianche come la neve guidate da un grosso montone, nero come il carbone. Una reggeva una tovaglia bianca con figure d’animali ricamate sul bordo; altre reggevano sulla larga schiena dei vassoi con fondine, piatti da portata, coltelli e cucchiai di legno, che i cani presero e disposero velocemente sulle tavole rustiche.…

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Con vero piacere!

Quando lo stregone ebbe finito la sua storia, ed ebbe raccontato del salvataggio delle aquile e di come erano stati portati tutti sulla Carroccia, il sole era tramontato dietro le vette delle Montagne Nebbiose e le ombre erano lunghe nel giardino di Beorn.…

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adesso siete davvero quindici

«Be’, adesso siete davvero quindici; e visto che gli Orchi sanno contare, suppongo che questo sia tutto ciò che c’era sugli alberi. Ora forse possiamo finire questa storia senza altre interruzioni».
Il signor Baggins vide allora quanto abile era stato Gandalf: erano state le interruzioni ad accrescere l’interesse di Beorn per il racconto, e il racconto lo aveva trattenuto dal mandare subito via i Nani come mendicanti sospetti*.…

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Ogni stella è più lucente delle gemme

Mentre cavalcavano giù per il sentiero scosceso, Bilbo udì gli elfi che cantavano ancora tra gli alberi, come se non avessero mai smesso da quando egli era partito; e appena i cavalieri scesero nelle radure più basse del bosco, essi esplosero in un canto più o meno come quello di un tempo.…

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E addio a voi tutti, addio!

Ora anche Gandalf disse addio. Bilbo sedeva per terra sentendosi molto infelice, e desiderando con tutto il cuore di essere accanto allo stregone sul suo alto cavallo. Appena fatta colazione (una ben misera colazione!) egli si era addentrato nella foresta, e gli era parso che lì dentro tutto fosse buio, e misterioso, di mattina non meno che di notte: « Una sensazione come di vigilanza e di attesa » disse tra sé e sé.…

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Gli parve, allora, un semplice caso

Il Libro Rosso racconta che un giorno si presentò alla porta di Bilbo il grande Stregone, Gandalf il Grigio, accompagnato da tredici Nani, tra i quali nientemeno che Thorin Scudodiquercia, discendente di re, ed i suoi dodici compagni d’esilio. Benché sbalordito e incredulo, Bilbo partì con loro, in una mattina d’aprile del 1341 (Calendario della Contea) alla ricerca del gran tesoro appartenuto ai Re dei Nani.…

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Avanti, chiama!

«Stavo per passare le montagne con un paio d’amici…» disse lo stregone.
«Un paio? Io riesco a vederne uno solo, e piccolo per giunta» disse Beorn.
«Be’, a dire la verità non volevo disturbarti con molti di noi, finché non avessi saputo se eri occupato.…

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Ma questo Bilbo non lo sapeva

Sarebbe stato di qualche conforto per il signor Baggins, mentre rabbrividiva sui barili, sapere che tali notizie avevano raggiunto anche Gandalf, pur lontano com’era, e gli avevano causato una grande ansietà: ora anzi, affrettata la conclusione di quell’altro suo affare (che non ha alcun rapporto con la nostra storia), egli stava preparandosi a venire in cerca della compagnia di Thorin.
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