Dáin II Piediferro

Colli Ferrosi, 2.767 T.E. – Erebor, 3.019 T.E.

 

Tra i Nani della stirpe di Durin, Dáin riveste un ruolo da protagonista, secondo forse solo ai grandi Nani della stirpe principale che governarono a Khazad-dûm e a Erebor nel corso dei secoli.…

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Grande Goblin

Il Grande Goblin delle Montagne Nebbiose

? – Città dei Goblin, 2.941 T.E.

 

Tra i “nemici” con cui si sono confrontati gli eroi dei popoli liberi della Terra di Mezzo durante la Terza Era, un ruolo particolare lo ricopre la popolazione della città dei Goblin, nascosta tra i cunicoli delle Montagne Nebbiose non lontano dall’Alto Passo, lungo la via che da Gran Burrone conduceva alla valle dell’Anduin e alla vecchia Via della Foresta.…

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Balin

Balin, Signore di Moria

Erebor, 2.763 T.E. –  Khazad-dûm, 2.994 T.E.

 

Balin figlio di Fundin riveste, tra i Nani citati nelle Grandi Storie della Terza Era, un ruolo estremamente importante, avendo partecipato, durante la propria vita, ad alcuni degli eventi più significativi per il Popolo di Durin e in generale per tutti i popoli liberi della Terra di Mezzo.…

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Smaug

Montagne del Nord, ? – Pontelagolungo, 3.941 T.E

 

Smaug era il più grande dei draghi sputafuoco del Nord, e certamente tra di essi quello che svolge il ruolo più importante nelle Storie dei figli di Ilùvatar. Insieme a Scatha, ucciso da Fram figlio di Frumgar della stirpe degli Éothéod al volgere del primo millennio della Terza Era, è l’unico dei draghi ad avere un nome sin dai loro progenitori della Prima Era.…

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Erebor

Nel Rhovanion settentrionale, al centro della vasta prateria delimitata dalla foresta di Bosco Atro, le Montagne Grigie e i Colli Ferrosi, si innalza una imponente montagna solitaria. Il massiccio di Erebor, alto circa 3500 metri, è composto da sei grandi dorsali e caratterizzata da un fiume che, sgorgando da una sorgente situata all’interno della montagna, ne accompagna i contrafforti.…

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prigionieri?

 Poco dopo arrivò volando un’altra aquila.
 «Il Signore delle Aquile ti prega di portare i tuoi prigionieri al Gran Ripiano!» gridò, e ripartì di nuovo. L’altra prese Dori tra gli artigli e volò via con lui, nella notte, lasciando Bilbo tutto solo.
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Non è molto saggio offendere un’aquila

 Il volo finì appena in tempo, per lui, proprio un istante prima che le braccia gli cedessero. Lasciò le gambe di Dori con un rantolo e cadde sulla piattaforma sassosa di un nido d’aquila. Lì giacque senza parlare, e i suoi pensieri erano un misto di sorpresa, per l’essere stato salvato dal fuoco, e di paura, paura di cadere nelle tenebre profonde che circondavano quel posto angusto.
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Bilbo era scappato appena in tempo!

Il povero piccolo Bilbo fu quasi lasciato indietro un’altra volta! Fece appena in tempo ad attaccarsi alle gambe di Dori, che fu portato via per ultimo; e insieme si innalzarono sopra il tumulto e l’incendio, Bilbo che ondeggiava in aria con le braccia che quasi gli si spezzavano.
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Forte gridò il Signore delle Aquile

Dagli Orchi si levò un urlo di sorpresa e di rabbia. Forte gridò il Signore delle Aquile, con cui Gandalf aveva appena parlato. I grandi uccelli che erano con lui si precipitarono indietro, e scesero come grosse ombre nere. I lupi ulularono e digrignarono i denti; gli Orchi urlarono e batterono i piedi per la collera, e invano scagliarono in aria le loro lance pesanti.
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Ma non fece mai quel balzo

Allora Gandalf si arrampicò in cima all’albero. Un improvviso splendore si sprigionò come un fulmine dal suo magico bastone, mentre egli si preparava a saltar giù dall’alto, proprio in mezzo alle lance degli Orchi. Questa sarebbe stata la fine per lui, anche se probabilmente ne avrebbe uccisi molti schiantandosi al suolo come una saetta.
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