Ultima risposta!

 Rendendosi conto di quanto era successo e non avendo niente di meglio da chiedere, Bilbo insistette nella sua domanda: «Che cos’ho in tasca?» disse a voce più alta.
 «Sss!» sibilò Gollum. «Deve farci dare tre risssposte, tesssoro mio, tre risssposte!».
 «Benissimo!
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Non vale! Non vale!

 Bilbo si diede schiaffi e pizzichi; si afferrò alla sua piccola spada; cercò perfino in tasca con l’altra mano e vi trovò l’anello che aveva raccolto per terra nel tunnel e di cui si era dimenticato.
 «Che cos’ho in tasca?» disse ad alta voce.
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Domanda! Domanda!

 Gollum fu deluso una volta di più; e ora cominciava ad arrabbiarsi veramente e a stancarsi del gioco, che gli aveva fatto venire una fame tremenda. Si sedette al buio vicino a Bilbo. Ciò mise lo Hobbit terribilmente a disagio e mentalmente sottosopra.
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Questa cosa ogni cosa divora

 Poi pensò che era arrivato il momento di chiedere qualcosa di difficile e orribile, e così disse:
Questa cosa ogni cosa divora,
ciò che ha vita, la fauna, la flora;
i re abbatte e cosi le città,
rode il ferro, la calce già dura;
e dei monti pianure farà.*
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Gollum ci arrivò ben presto

Senza-gambe sta su Una-gamba,
Due-gambe vi siede accanto su Tre-gambe,
Quattro-gambe ne prende un po’.*
 Non era il momento migliore per porre questo indovinello, ma Bilbo aveva fretta. Forse se gli fosse stato posto in un altro momento, Gollum si sarebbe trovato in difficoltà a risolverlo.
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II pesce, il pesce!

 Bilbo si sedette e si schiarì la gola un paio di volte, ma non diede nessuna risposta.
 Dopo un po’ Gollum cominciò a sibilare tra sé e sé con gioia. «È buono, tesssoro mio? È sssugoso? È deliziosamente croccante?». Nell’oscurità egli cominciò a scrutare Bilbo.
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Che cosa vive senza respirare?

 Poi chiese:
Vive senza respirare,
freddo come morte pare,
beve ma non è assetato,
non tintinna corazzato*.
 A sua volta, egli pensava che questo fosse un indovinello facilissimo perché la risposta era costantemente al centro delle sue preoccupazioni. Ma sul momento non gli venne in mente niente di meglio, tanto l’aveva messo in agitazione la domanda sulle uova.
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Sssono le uova!

 Dopo un po’ Bilbo si spazientì. «Be’, allora?» disse. «La risposta non è una pentola che bolle, come sembra che tu pensi, a giudicare dal rumore che fai».
 «Dacci un po’ di tempo, che ci dia un po’ di tempo, tesssoro mio, sss… sss…».
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uno scrigno cela una dorata sfera

Senza coperchio, chiave, né cerniera
uno scrigno cela una dorata sfera*.
 Così disse, tanto per guadagnare tempo, finché non fosse riuscito a escogitarne uno veramente difficile. Questo pensava che fosse proprio roba da bambini, anche se non l’aveva posto nella solita forma.
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il sole sulle margherite

 «Questo metterà in imbarazzo questa repellente creatura sotterranea» pensò.
Un occhio in un azzurro viso
vide un altr’occhio dentro un verde viso:
«Quell’occhio è come me, però è laggiù,
mentre il mio occhio se ne sta quassù»*.
 «Sss, sss, sss!» disse Gollum.
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Racconti di Tolkien