Ogni stella è più lucente delle gemme

Mentre cavalcavano giù per il sentiero scosceso, Bilbo udì gli elfi che cantavano ancora tra gli alberi, come se non avessero mai smesso da quando egli era partito; e appena i cavalieri scesero nelle radure più basse del bosco, essi esplosero in un canto più o meno come quello di un tempo.…

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Sarà una notte nera

Gandalf galoppò più lento per attendere Legolas che cavalcava accanto a Éomer. «Hai lo sguardo acuminato caratteristico della tua bella stirpe, Legolas», disse; «voi sapete distinguere un passero da un fringuello a una lega di distanza. Dimmi, vedi nulla laggiù in direzione d’Isengard?».…

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E addio a voi tutti, addio!

Ora anche Gandalf disse addio. Bilbo sedeva per terra sentendosi molto infelice, e desiderando con tutto il cuore di essere accanto allo stregone sul suo alto cavallo. Appena fatta colazione (una ben misera colazione!) egli si era addentrato nella foresta, e gli era parso che lì dentro tutto fosse buio, e misterioso, di mattina non meno che di notte: « Una sensazione come di vigilanza e di attesa » disse tra sé e sé.…

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Continua a raccontare, allora!

«Thorin Scudodiquercia, al vostro servizio! Dori al vostro servizio!» dissero i due Nani con un altro inchino.
«Non ho bisogno dei vostri servizi, grazie!» disse Beorn. «Ma ho l’impressione che voi abbiate bisogno dei miei. I Nani non mi piacciono troppo; ma se è vero che sei Thorin, figlio di Thráin, figlio di Thrór, mi pare, e che il tuo compagno è un Nano per bene, e che siete nemici degli Orchi e che non avete l’intenzione di combinare malanni nelle mie terre… anzi, a proposito che avete intenzione di fare?».…

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Gli parve, allora, un semplice caso

Il Libro Rosso racconta che un giorno si presentò alla porta di Bilbo il grande Stregone, Gandalf il Grigio, accompagnato da tredici Nani, tra i quali nientemeno che Thorin Scudodiquercia, discendente di re, ed i suoi dodici compagni d’esilio. Benché sbalordito e incredulo, Bilbo partì con loro, in una mattina d’aprile del 1341 (Calendario della Contea) alla ricerca del gran tesoro appartenuto ai Re dei Nani.…

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Avanti, chiama!

«Stavo per passare le montagne con un paio d’amici…» disse lo stregone.
«Un paio? Io riesco a vederne uno solo, e piccolo per giunta» disse Beorn.
«Be’, a dire la verità non volevo disturbarti con molti di noi, finché non avessi saputo se eri occupato.…

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Gandalf cominciò la sua storia

Seguendolo, si trovarono in una grande sala con un camino al centro. Benché fosse estate, c’era un fuoco di legna che ardeva e il fumo saliva verso le travi annerite per poi uscire attraverso un’apertura nel tetto. Oltrepassarono questa sala in penombra, illuminata soltanto dal fuoco e dal buco sopra di esso, e per una porta più piccola arrivarono in una specie di veranda sorretta da pilastri di legno fatti di tronchi singoli.
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