Ogni cosa è più chiara adesso

 «Certo te ne rendi conto, amico mio?», disse, voltandosi di scatto nuovamente verso Frodo. «Dici di avere paura. Se così è, anche il più ardito ti comprenderebbe. Ma non credi che sia il tuo buonsenso che si ribella?».
«No, ho paura», disse Frodo.
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Siate i benvenuti

 I quattro Hobbit varcarono l’ampia soglia di pietra e si arrestarono, abbagliati. Erano in una stanza lunga dal soffitto basso, illuminata a giorno da lampade che oscillavano appese alle travi della volta, mentre sul tavolo di lucido legno scuro un’infinità di candele alte e gialle ardevano allegramente.
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E ci ordinano di gettare via l’Anello!

 Boromir camminava in lungo ed in largo, parlando sempre più concitato. Pareva quasi aver dimenticato Frodo, nell’esaltare muraglie ed armi e il radunarsi degli uomini; faceva progetti per grandi alleanze e gloriose vittorie future; e dopo aver distrutto Mordor, diveniva egli stesso un potente re, saggio e benevolo.
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È un dono, un dono ai nemici di Mordor

 Boromir si alzò, camminando avanti e indietro con impazienza.
 «E così tu vai avanti», gridò. «Gandalf, Elrond… tutta questa gente ti ha insegnato a pensare in quel modo. Forse ciò che dicono è valido per loro; forse questi Elfi e Mezzielfi e Stregoni combinerebbero qualche guaio.
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Io non ci tengo

 «Come preferisci. Io non ci tengo», disse Boromir. «Permetti che almeno te ne parli? Sembra infatti che tu pensi soltanto al potere che l’Anello conferirebbe al Nemico, se egli se ne impadronisse: soltanto cioè al cattivo impiego di esso, e non ai suoi lati positivi.
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Sei certo di non soffrire inutilmente?

 Boromir rimase un attimo silenzioso. Rauros ruggiva ininterrottamente. Il vento mormorava fra i rami degli alberi. Frodo rabbrividì.
 Improvvisamente Boromir andò a sedersi accanto a lui.
 «Sei certo di non soffrire inutilmente?», disse. «Desidero aiutarti. Hai bisogno di consigli nella tua ardua scelta.
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So quel che dovrei fare

 «Ero in apprensione per te, Frodo», disse avvicinandosi. «Se, come dice Aragorn, gli Orchi sono nelle vicinanze, nessuno di noi dovrebbe girovagare da solo, e tu meno di tutti: pensa a tutte le cose che dipendono da te! Anche il mio cuore è pesante.
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