alla fine del breve pendio, egli vide un filo di luce.

 Il passaggio era basso e fatto alla bell’e meglio. Non era troppo difficile per lo Hobbit, tranne quando i suoi poveri piedi urtarono di nuovo varie volte, benché facesse molta attenzione, contro le pietre appuntite che sporgevano dal terreno. «Un po’ basso per degli Orchi, per quelli grossi almeno» pensò Bilbo, non sapendo che perfino quelli grossi, gli Orchi delle montagne, potevano avanzare a gran velocità curvi fin quasi a toccare terra con le mani.
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Ladro, ladro, ladro! Baggins!

 Gollum si voltò di scatto levandosi mentre lo Hobbit volava sopra di lui, ma troppo tardi: i suoi artigli non afferrarono che aria, e Bilbo, ricadendo agilmente sui suoi solidi piedi, si precipitò di corsa giù per il nuovo tunnel. Non si girò a guardare cosa stesse facendo Gollum.
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pietà mista a orrore

 Bilbo smise quasi di respirare e si irrigidì anche lui. Era disperato. Doveva andarsene da quell’oscurità orribile, mentre gli rimaneva ancora un po’ di forza. Doveva combattere. Doveva pugnalare quel pazzo, cavargli gli occhi, ucciderlo. Voleva ucciderlo. No, non era un combattimento leale.
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ma adesso stava in guardia

 Bilbo si allontanò strisciando dalla parete, più silenzioso di un topo; ma Gollum si irrigidì immediatamente, fiutò l’aria e i suoi occhi divennero verdi. Sibilò piano ma minacciosamente. Non poteva vedere lo Hobbit, ma adesso stava in guardia, e aveva altri sensi che il buio aveva affinato: l’udito e l’olfatto.
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Morte e dannazione a loro!

 Via via che il conto aumentava, egli rallentò il passo, e cominciò ad avanzare con incertezza e a piagnucolare, poiché si stava allontanando dal lago e cominciava ad avere paura. Potevano esserci in giro degli Orchi, ed egli aveva perso il suo anello.
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Non conosce la strada per uscire…

 «Non ha senso tornare indietro a cercarlo là. Non ci ricordiamo tutti i posti dove siamo passati. E non serve a niente. Il Baggins ce l’ha in tasssca; quell’odioso ficcanaso l’ha trovato, lo diciamo noi.
 «Lo sssupponiamo, tesoro, lo sssupponiamo solamente.
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gli Hobbit plasmeranno la fortuna di tutti

 «Ma accadde qualcosa che l’Anello non aveva previsto. Fu raccolto dalla creatura più improbabile che ci fosse…
Bilbo: “Che cos’è?!”
 Un Hobbit: Bilbo Baggins della Contea.
 Bilbo: “Un anello!”
 Gollum: “Perduto! Il mio tessoro è andato perduto!”
 Perché presto arriverà il momento in cui gli Hobbit plasmeranno la fortuna di tutti.»
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Sembrava che discutesse con se stesso

 «Il mio regalo! Che sia maledetto! Come abbiamo fatto a perderlo, tesoro mio! Sì, è così. L’ultima volta che siamo passati per di qua, quando abbiamo tirato il collo a quel maialetto che strillava tanto. È così. Maledetto! Ci è scivolato, dopo tutti questi anni e anni!
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Che cos’ha in tasssca?

 In un attimo Gollum gli fu sopra. Ma prima che Bilbo potesse fare qualcosa, riprendere fiato, tirarsi su, o brandire la spada, Gollum lo sorpassò, senza accorgersi affatto di lui, imprecando e sussurrando mentre correva.
 Che voleva dire tutto ciò? Gollum poteva vederci al buio.
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