A questo forse si può porre rimedio

 Il Signore delle Aquile non voleva portarli in nessun posto vicino a luoghi abitati dagli Uomini. «Ci tirerebbero contro coi loro grandi archi di tasso,» disse «pensando che diamo la caccia alle loro pecore. E in un’altra occasione, avrebbero ragione. Noi siamo lieti di defraudare gli Orchi del loro divertimento e lieti di sdebitarci con te, ma non rischieremo la nostra vita nelle pianure meridionali per dei Nani».
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Bilbo non sarebbe stato mangiato

Tutto sommato si poteva concludere che Bilbo non sarebbe stato mangiato. A quanto pareva, lo stregone e il Signore delle Aquile si conoscevano, per fortuna, ed erano anzi in buoni rapporti. In realtà Gandalf, che si recava spesso sulle montagne, aveva una volta reso un servizio alle aquile sanando un ferita inflitta da una freccia al loro signore.
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prigionieri?

 Poco dopo arrivò volando un’altra aquila.
 «Il Signore delle Aquile ti prega di portare i tuoi prigionieri al Gran Ripiano!» gridò, e ripartì di nuovo. L’altra prese Dori tra gli artigli e volò via con lui, nella notte, lasciando Bilbo tutto solo.
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Non è molto saggio offendere un’aquila

 Il volo finì appena in tempo, per lui, proprio un istante prima che le braccia gli cedessero. Lasciò le gambe di Dori con un rantolo e cadde sulla piattaforma sassosa di un nido d’aquila. Lì giacque senza parlare, e i suoi pensieri erano un misto di sorpresa, per l’essere stato salvato dal fuoco, e di paura, paura di cadere nelle tenebre profonde che circondavano quel posto angusto.
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Arrivano le aquile!

«Le aquile! Le aquile!» egli urlò. «Arrivano le aquile!».
Gli occhi di Bilbo si ingannavano raramente. Le aquile stavano arrivando seguendo la direzione del vento, una fila dietro l’altra, in numero tale che tutti i nidi del Nord pareva ne fossero stati svuotati.
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Bilbo non dimenticò mai quel volo

 Presto la luce dell’incendio sbiadì in lontananza, un bagliore rossastro sul suolo nero, mentre essi, nel cielo, si innalzavano continuamente in circoli maestosi e possenti. Bilbo non dimenticò mai quel volo, disperatamente aggrappato alle caviglie di Dori. Egli gemeva: «Le mie braccia, le mie braccia!»,
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Bilbo era scappato appena in tempo!

Il povero piccolo Bilbo fu quasi lasciato indietro un’altra volta! Fece appena in tempo ad attaccarsi alle gambe di Dori, che fu portato via per ultimo; e insieme si innalzarono sopra il tumulto e l’incendio, Bilbo che ondeggiava in aria con le braccia che quasi gli si spezzavano.
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Forte gridò il Signore delle Aquile

Dagli Orchi si levò un urlo di sorpresa e di rabbia. Forte gridò il Signore delle Aquile, con cui Gandalf aveva appena parlato. I grandi uccelli che erano con lui si precipitarono indietro, e scesero come grosse ombre nere. I lupi ulularono e digrignarono i denti; gli Orchi urlarono e batterono i piedi per la collera, e invano scagliarono in aria le loro lance pesanti.
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