Allora i miei giorni saranno amari

 Nei giorni che seguirono Aragorn fu silenzioso, e sua madre comprese che gli era accaduto qualcosa di strano; egli finalmente cedette alle sue domande e le narrò l’incontro fra gli alberi nel crepuscolo. “Figlio mio”, disse Gilraen, “le tue ambizioni sono molto alte, anche per un discendente di molti re.
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meraviglia!

Il giorno seguente, al tramonto, Aragorn passeggiava nei boschi, e il suo cuore era alto e fiero; egli cantava, perché era pieno di speranza e perché il mondo era bello. Improvvisamente, mentre cantava, vide una fanciulla camminare su di un prato fra i bianchi tronchi delle betulle, ed egli si arrestò stupefatto, credendo di camminare in un sogno o di aver ricevuto il dono dei menestrelli elfici, che sanno fare apparire ciò che cantano innanzi agli occhi di coloro che lo ascoltano.
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Arwen vanimelda, namarië!

Ai piedi della collina trovarono Aragorn seduto immobile e silenzioso come un albero; teneva in mano un piccolo dorato fiore di elanor e nei suoi occhi brillava una luce. Era immerso in qualche dolce ricordo: guardandolo, Frodo capì che stava rammentando le cose quali erano un tempo nel medesimo luogo.…

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