Rómenna (?) 3.318 S.E. – Osgiliath, 158 T.E.

 

 

Morto era Elendil nel grande scontro con Sauron sulle pendici dell’Orodruin, e caduto era Anárion durante l’assedio di Barad-dûr. E non passarono due anni dalla vittoria di Dagorlad, che anche Isildur cadde in un agguato di Orchi ai Campi Iridati, nel momento in cui l’Anello ch’egli aveva sottratto al Signore Oscuro reclamò la propria vendetta, tradendolo.

 

Così fu che i reami di Gondor e di Arnor, inizialmente guidati da Elendil e poi dal figlio Isildur, videro dividersi le proprie stirpi regnanti in due linee, l’una discendente dal maggiore e l’altra discendente dal minore dei figli di Elendil.

 

Meneldil fu il primo Re di Gondor, e l’ultimo tra loro nato a Númenor prima della Caduta e dell’inabissamento. Aveva forse un anno quando il nonno condusse i Fedeli a Est, in fuga dalla distruzione, e giunse con il padre Anárion alle bocche dell’Anduin. Qui padre e zio fondarono un nuovo regno, che governarono insieme.

 

Meneldil aveva 111 anni quando, nel 3429 della Seconda Era, Sauron inviò il suo esercito ad attaccare e conquistare Minas Ithil. Non si sa quale ruolo abbia avuto Meneldil mentre suo padre difendeva Osgiliath e teneva a bada le armate di Mordor. Con l’arrivo delle forze di Elendil e Gil-galad, le sorti della Guerra dell’Ultima Alleanza cambiarono, ma, come detto, la lunga battaglia richiese la vita dei due Re e dello stesso Anárion.

 

Con la morte di Elendil e Anárion, Arnor rimase senza guida e la co-reggenza di Gondor finì. Isildur tornò a Gondor, assunse l’Elendilmir come Re di Arnor e proclamò la sua autorità su tutti i Dúnedain, del Nord e del Sud. Mentre gran parte delle forze di Arnor tornò in Eriador, il nuovo Re rimase nel Sud per ristabilire l’ordine e definire i confini di Gondor. Insieme a Meneldil e a un gruppo di fidati compagni, Isildur viaggiò lungo i confini del regno e ad Anórien costruì la Tomba di Elendil sul colle di Eilenaer, poi chiamato Amon Anwar.

 

Quando fu pronto, affidò il governo di Gondor a Meneldil e partì per Imladris con i suoi tre figli maggiori per consultarsi con Elrond. Si racconta che Meneldil fu piuttosto contento di vedere lo zio e i cugini partire per il Nord, sperando che vi rimanessero a lungo. Tuttavia, non immaginava che un mese dopo la loro partenza, Isildur e i suoi tre figli sarebbero rimasti uccisi nel Disastro dei Campi Iridati.

Arnor sarebbe stato poi governato, a partire da alcuni giorni dopo, dal quarto figlio di Isildur, Valandil, ancora infante, che fu cresciuto a Imladris alla Corte di Elrond. Ma le sue rivendicazioni come erede del Padre e Signore di tutti i Dúnedain non poterono essere sostenute. E così Meneldil poté legalmente separare Gondor da Arnor – all’inizio in modo formale, poiché il Regno del Sud era molto più strutturato di quello del Nord, e poi in modo sempre più effettivo – e dare inizio ad una propria dinastia separata da quella di Isildur. E, come sappiamo, a Valandil non rimase che regnare nel reame settentrionale: una divisione che perdurò per tutta la Terza Era, con l’unico riavvicinamento legato al matrimonio tra Arvedui, ultimo Re di Arnor, e Fìriel figlia di Ondoher, Re di Gondor che, come sappiamo, poteva portare a una riunificazione, sebbene poi fu scelto diversamente.

Fu solo con Elessar Telcontar, erede di Isildur e Valandil, che i Capitani dei Dúnedain del Nord poterono nuovamente far valere le proprie rivendicazioni alla guida di tutti i Regni eredi di Númenor, in virtù del fatto che Isildur stesso è stato, come Elendil, Signore di entrambi i Regni.

 

Tornando a Melendil, non si conosce molto del suo Regno, che è stato senz’altro un’epoca di ricostruzione e rinascita dopo lunghi anni di guerra. All’epoca i discendenti di Númenor, ancora legati alle tradizioni dei fedeli, prestavano volentieri ascolto alle parole degli Eldar e dei Saggi, ed è probabile che il lungo periodo di pace che ne seguì fu cruciale per porre le basi della ricchezza di Gondor tra primo e secondo millennio della Terza Era. Tra le grandi opere scritte durante il suo Regno si ricorda l’Ondonóre Nómesseron Minaþurie, la “Ricerca sui nomi di luoghi in Gondor”, che costituì la base di molte analisi toponomastiche e linguistiche sulle lingue degli Edain, degli Eldar, dei Silvani e degli Uomini mediani che vissero in quelle terre nei secoli precedenti.

 

A Meneldil succedette suo figlio Cemendur, che proseguì l’opera di pacificazione e sviluppo del padre.

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