Ora, accadde che Finrod e Galadriel sua sorella fossero ospiti di Thingol, loro parente, nel Doriath. E Finrod restò stupito per la forza e la maestà di Menegroth, i suoi tesori e armerie, le sue sale di pietra dai molti pilastri; e gli nacque in cuore il proposito di costruire a sua volta ampie aule dietro porte ben guardate in qualche luogo profondo e segreto al riparo di colli . Sua sorella Galadriel non lo seguì, perché nel Doriath dimorava Celeborn, parente di Thingol, e un grande amore li legava, sicché rimase nel Regno Celato e abitò con Melian, e da lei apprese molte sapienti nozioni circa la Terra di mezzo. E a volte Melian e Galadriel parlavano assieme di Valinor e della beatitudine di un tempo; ma oltre l’ora tenebrosa della morte degli Alberi, Galadriel non voleva spingersi col ricordo, anzi sempre si chiudeva nel silenzio. E una volta Melian le disse: «C’è una maledizione che pesa su te e la tua stirpe. Me ne accorgo guardandoti, ma quanto al resto, esso mi resta celato; perché per mezzo di nessuna visione o pensiero sono in grado di scorgere ciò che è avvenuto o avviene nell’Ovest: un’ombra aduggia tutta la terra di Aman, ampiamente prolungandosi sul mare. Perché non vuoi dirmi di più?».
«Perché quel male è passato,» replicò Galadriel «e io voglio godere tutta la felicità che qui mi è offerta, senza essere turbata dai ricordi. E può darsi che il futuro ci riserbi ancora altro male, per quanto splendente possa sembrare la speranza.»
Allora Melian fissò il proprio sguardo nel suo, e disse: «Io non credo che i Noldor siano venuti in veste di messaggeri dei Valar, come è stato detto in un primo tempo: non lo credo, ancorché siano arrivati proprio nell’ora del nostro bisogno; infatti, mai essi parlano dei Valar, né i loro supremi signori hanno recato alcun messaggio a Thingol, né da parte di Manwë né di Ulmo, e neppure di Olwë, il fratello del Re, e delle sue genti andate oltre mare. Per quale motivo, o Galadriel, le nobili genti dei Noldor furono scacciate, esuli, da Aman? Ovvero, quale male si cela nei figli di Fëanor, che li rende così alteri e feroci? Forse che io sono tanto lontana dal vero?».
«Non ne sei lontana» rispose Galadriel; «salvo per il fatto che non siamo stati scacciati, ma che siamo partiti per nostra scelta e contro il volere dei Valar. E superando grandi perigli e a dispetto dei Valar siamo venuti con questo scopo, di trar vendetta di Morgoth e riappropriarci di quanto ha rubato.»
Poi Galadriel parlò a Melian dei SilmariI e dell’uccisione di Re Finwë a Formenos; ma neppure allora fece parola del Giuramento, e neppure del Fratricidio né dell’incendio delle navi a Losgar. Disse però Melian: «Ecco che tu molto mi racconti, eppure io molt’altro intuisco. Tu stendi un velo sulla lunga strada da Tirion, ma io vi scorgo un male che Thingol dovrebbe conoscere a sua migliore informazione».
«Può darsi» ribattè Galadriel; «non però dalle mie labbra.»
J.R.R. Tolkien, Il Silmarillion
-Stella del Vespro