Yavanna Kementàri

 Tra le Regine dei Valar, Yavanna è riverita quasi quanto Varda. In forma di donna è alta, vestita di verde; a volte però assume anche altri sembianti. Certuni l’han vista starsene come un albero sotto il cielo, coronata dal Sole; e da tutti i suoi rami stillava una rugiada dorata sulla terra spoglia, che si rivestiva di verde grano; le radici dell’albero s’affondavano però nelle acque di Ulmo, e i venti di Manwë parlavano tra le sue foglie.
Leggi tutta la voce

vide una testa con un cappuccio rosso: era Balin

 Girovagò ancora fuori dalla piccola valle elevata, l’oltrepassò e scese giù per la china, dall’altra parte; ma per tutto il tempo un pensiero molto sgradevole ingigantiva dentro di lui. Si chiedeva se, ora che aveva l’anello magico, non dovesse tornare indietro in quegli orribili tunnel a cercare i suoi amici.
Leggi tutta la voce

Ogni speranza morì in lui

 Ma di fronte a Minas Tirith si ergeva un’altra fortezza, più imponente e più forte. Lo sguardo dell’Hobbit fu irresistibilmente attratto verso oriente. Passò oltre i ponti in rovina di Osgiliath, oltre i cancelli spalancati di Minas Morgul, oltre le Montagne spettrali; spaziò su Gorgoroth, la valle del terrore nel Paese di Mordor, ove sotto i raggi del Sole tutto era immerso nell’oscurità.
Leggi tutta la voce

Aulë

 Aulë è dotato di potenza poco inferiore a quella di Ulmo. Il suo dominio si esercita su tutte le sostanze onde è fatta Arda. All’inizio, molto ha operato di conserva con Manwë e Ulmo; e sua fattura è la plasmazione di tutte le terre.
Leggi tutta la voce

Vorrei solo sapere dove sono andati a finire Gandalf e i Nani!

 Bilbo era sfuggito agli Orchi, ma non sapeva dove si trovava. Aveva perso cappuccio, mantello, cibo, pony, bottoni e amici. Continuò a girovagare, finché il sole cominciò a tramontare a ovest – dietro le montagne. Queste proiettavano la loro ombra sul suo cammino, ed egli dapprima si guardò indietro, poi guardò avanti, e poté vedere di fronte a sé solamente giogaie e pendii che degradavano verso bassipiani e pianure intraviste qua e là tra gli alberi.
Leggi tutta la voce

egli contemplò Minas Tirith

 Il suo sguardo si rivolse di nuovo a sud, ed egli contemplò Minas Tirith. Pareva molto remota, e splendida: con le bianche mura, le innumerevoli torri, troneggiava in cima alla montagna, bella e superba; le cinte scintillavano d’acciaio, sui torrioni splendevano mille bandiere.
Leggi tutta la voce

Ulmo

Ulmo è il Signore delle Acque. Egli sta solo. Non dimora a lungo in nessun luogo, ma si muove a piacimento in tutte le acque profonde sopra e sotto la Terra. È appena inferiore per potenza a Manwë, e prima che Valinor fosse fatta era il suo amico più intimo: da allora, però, di rado si è recato ai concili dei Valar, se non per trattare questioni di grande momento.
Leggi tutta la voce

Bilbo ce l’aveva fatta

 A Bilbo balzò il cuore in gola. Dette uno strattone terribile: i bottoni schizzarono in tutte le direzioni. Era riuscito a passare. Strappando giacca e panciotto, balzò giù per i gradini come una capra, mentre gli Orchi sconcertati raccoglievano sulla soglia i suoi bei bottoni d’ottone.
Leggi tutta la voce

vedeva i segni della guerra

 Ma ovunque guardasse, vedeva i segni della guerra. Le Montagne Nebbiose parevano formicai; gli Orchi pullulavano da migliaia di buchi. Sotto le fronde del Bosco Atro infieriva il conflitto tra Elfi e Uomini e bestie feroci. La terra dei Beorniani era in fiamme; una nube sovrastava Moria; nubi di fumo s’innalzavano ai confini di Lórien.
Leggi tutta la voce
Back To Top