entrarono nella Città degli Alberi

Vi era una strada lastricata con pietre bianche, che costeggiava l’orlo del fossato. Essi la percorsero verso ovest, con la città che s’innalzava all’infinito come una verde nube sulla loro sinistra; man mano che la notte si faceva più fonda, le luci si moltiplicavano e la collina parve incendiata di stelle.…

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Che tipetto impressionabile!

«Che tipetto impressionabile!» disse Gandalf, quando si furono nuovamente seduti. «Gli vengono questi strani buffi attacchi, ma è uno dei migliori… uno dei migliori, fiero come un drago nelle peste».
Se avete mai visto un drago nelle peste, vi renderete conto che questa era solo un’esagerazione poetica, se riferita a un qualsiasi Hobbit, perfino al proprozio del Vecchio Tuc, Ruggitoro, che era tanto alto (per uno Hobbit) da poter cavalcare un cavallo.…

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Benvenuti a Caras Galadhon!

Il sole stava tramontando dietro le montagne, e le ombre si oscuravano nei boschi, quando essi si rimisero in cammino. Il loro sentiero s’inoltrava tra gruppi d’alberi ove già era penetrato il crepuscolo.
La notte discese sotto le fronde mentre avanzavano, e gli Elfi accesero le loro lampade d’argento.…

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Era un Nano importante

Così, Thorin continuò: «Ci siamo riuniti per discutere i nostri piani, le soluzioni, i mezzi, le strategie e le risorse. Tra poco, prima che spunti l’alba, intraprenderemo il nostro lungo viaggio, un viaggio da cui qualcuno di noi, o forse ognuno di noi (eccetto il nostro amico e consigliere, l’ingegnoso stregone Gandalf) può anche non ritornare.
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Arwen vanimelda, namarië!

Ai piedi della collina trovarono Aragorn seduto immobile e silenzioso come un albero; teneva in mano un piccolo dorato fiore di elanor e nei suoi occhi brillava una luce. Era immerso in qualche dolce ricordo: guardandolo, Frodo capì che stava rammentando le cose quali erano un tempo nel medesimo luogo.…

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Oscurità per affari oscuri!

Si alzò tremando. Aveva meno di una mezza idea di andare a prendere una lampada, e più di una mezza idea di fare solo finta, e di andare invece a nascondersi in cantina dietro i barili di birra, per non tornare più finché tutti i Nani non se ne fossero andati.…

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Ivi è la fortezza del Bosco Atro Meridionale

«Ivi è la fortezza del Bosco Atro Meridionale», disse Haldir. «È circondata da una foresta di scuri abeti, ove gli alberi lottano gli uni contro gli altri, ed i loro rami marciscono ed avvizziscono. Nel mezzo, su una roccia imponente, si erge Dol Guldur, ove a lungo dimorò il Nemico nascosto.…

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un canto roco di Nani

Il buio aveva invaso tutta la stanza; il fuoco moriva lentamente, le ombre si smarrivano, ed essi suonavano ancora. E d’un tratto, mentre suonavano, cominciarono a cantare uno dopo l’altro: un canto roco di Nani che sembrava salire dai recessi delle loro antiche case; e questo è come un frammento della loro canzone, se canzone può esserci senza alcuna musica.…

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Guarda prima in questa direzione!

Quando infine poggiò piede sulla piattaforma aerea, Haldir gli prese una mano e gli indicò il Sud. «Guarda prima in questa direzione!», gli disse.
Frodo guardò e vide, ad una certa distanza, un colle con molti alberi imponenti, o una città di verdi torri: non distingueva quale dei due fosse.…

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E adesso un po’ di musica!

«E adesso un po’ di musica!» disse Thorin. «Tirate fuori gli strumenti!».
Kili e Fili si precipitarono a prendere le borse e riportarono con loro dei piccoli violini; dall’interno dei loro mantelli, Dori, Nori e Ori tirarono fuori dei flauti; Bombur esibì un tamburo che era nell’ingresso; anche Bifur e Bofur uscirono e tornarono con dei clarinetti che avevano lasciato nel portaombrelli.…

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