La lettera di Thorin & Co.

 «Vecchio mio,» egli disse «ma quando ti decidi a venire? E la partenza di buon’ora dov’è finita? Eccoti qui a fare colazione, o come la vuoi chiamare, alle dieci e mezzo! Ti hanno lasciato quel messaggio perché non potevano aspettare».
 «Che messaggio?»
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Breakfast at Bag End

 Bilbo saltò su, e mettendosi la vestaglia andò in sala da pranzo. Non ci trovò nessuno, ma ben visibili erano i segni di una colazione abbondante e frettolosa. C’era un disordine spaventoso nella stanza, e pile di vasellame da lavare in cucina.
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Lontan sui monti fumidi e gelati in antri fondi, oscuri, desolati, prima che sorga il sol dobbiamo andare i pallidi a cercar ori incantati.

 Dopo che tutti gli altri ebbero ordinato la loro colazione senza dire neanche una volta «per piacere» (cosa che a Bilbo seccò moltissimo), si alzarono. Lo Hobbit dovette trovare posto per tutti, e riempire tutte le camere disponibili, preparando i letti su sedie e divani, prima di averli sistemati e di poter andare a dormire nel suo lettino, molto stanco e nel complesso assai poco felice.
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prigioniero nelle segrete di Dol Guldur

 «Non capisco» disse Thorin, e Bilbo pensò che gli sarebbe piaciuto dire lo stesso. La spiegazione non sembrava spiegare niente.
 «Tuo nonno» disse lo stregone con voce lenta e severa «dette la mappa a suo figlio prima di recarsi nelle miniere di Moria.
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viene consegnata la mappa a Thorin

 «Non è che io me ne sia impossessato; essa mi è stata data» disse lo stregone. «Tuo nonno Thror fu ucciso, come ben ricordi, nelle miniere di Moria da Azog l’Orco*».
 «Maledetto il suo nome, sì» disse Thorin.
 «E Thrain, tuo padre, scomparve il ventun aprile, che giovedì scorso faceva cent’anni, e tu non l’hai più visto da allora…».
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Thrór e Thráin

 «Quei pochi tra noi che erano fuori al sicuro si sedettero e piansero, tenendosi nascosti, e maledissero Smog; poi, inaspettatamente, fummo raggiunti da mio padre e da mio nonno con le barbe bruciate. Avevano un aspetto torvo ed ebbero pochissime parole.
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Guardati dal parlar male di Dama Galadriel!

«A me parve tutto estremamente bizzarro», disse Boromir. «Forse non era che una prova, ed ella volle leggere i nostri pensieri per un suo recondito fine; avrei quasi detto che ci stesse tentando, offrendo qualcosa ch’ella fingeva di poterci dare. Inutile dire ch’io rifiutai di ascoltare.…

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egli si impadronì di tutti i loro beni

Il fiume ribollì in densi vapori e una fitta nebbia investì Dale, e nella nebbia il drago calò su di loro e distrusse quasi tutti i guerrieri – la solita storia disgraziata, fin troppo comune a quei giorni. Poi tornò indietro e si infilò dentro la Porta Principale e mise a soqquadro tutte le sale, i condotti, i tunnel, i corridoi, le cantine, le abitazioni e i passaggi.…

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